Guido Crosetto replica ai pro-Pal che lo contestano: azzerati

Ospite al Salone del Libro di Torino il ministro Guido Crosetto ha smentito i pro-Pal che lo contestavano su guerra e riarmo
sabato 17 maggio 2025
Guido Crosetto replica ai pro-Pal che lo contestano: azzerati
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Ancora i pro-Pal. Una ventina di giovani attivisti a favore della Palestina hanno contestato Guido Crosetto. Il ministro della Difesa è ospite al Salone del libro di Torino, nei pressi dello stand del ministero. Qui il gruppo di contestatori - tenuto a distanza dalle forze dell'ordine - ha urlato lo slogan "Crosetto Crosetto in guerra vacci tu" ed esibito cartelli con la scritta 'Stop al riarmo' e una bandiera della Palestina. I contestatori sono poi stati accompagnati dalla polizia all'uscita del padiglione dell'Oval al Lingotto.

Ma Crosetto ha voluto rispondere direttamente ai contestatori: "Per carità, io accetto qualunque cosa", ha premesso prima di mettere i pro-Pal di fronte alla verità: "Dovrebbero ricordarsi loro però che quando parlano del Governo italiano, non parlo per me parlo per questo stand, che in questi giorni, come in altri molti giorni, decine di bambini palestinesi sono arrivati in Italia grazie alla Difesa, così come aiuti umanitari continuano ad arrivare anche quando c'è la guerra, anche quando cadono le bombe israeliane in quei territori. Grazie agli uomini e alle donne della Difesa".

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E ancora: "Le prime navi e il primo ospedale che è arrivato quando è scoppiata questa guerra è stato quello di nave Vulcano mandata dall'Esercito italiano. Ci sono tanti motivi per non essere orgogliosi del nostro Paese ma ce ne sono tanti, anche in questa guerra, che io non capisco più da mesi, l'ho detto anche suscitando l'ironia di un sedicente leader dell'opposizione, anche in questa guerra c'è una posizione italiana di cui dovremmo essere fieri, che è quella che è stata senza se e senza ma a fianco dei palestinesi: delle donne, degli uomini, dei bambini che hanno subito una violenza che non meritavano. Perché io ho sempre distinto e lo continuerò a fare, tra il destino della Palestina e il ruolo di Hamas, che sono due cose diverse. E continuo a difendere con forza e a sperare che prima o poi nasca uno Stato palestinese dove possano vivere in pace milioni di palestinesi che lo meritano".