Amareggiata dal flop del referendum, Elly Schlein pensa bene di attaccare Giorgia Meloni. E lo fa alla 'Seconda conferenza internazionale sulla giustizia sociale'. A suo dire "durante la pandemia Meloni non era al governo, c'era un governo tecnico con tutti dentro, a parte Meloni. Non si è assunta responsabilità in un momento difficile. Quando sono arrivate le elezioni molte persone hanno detto: proviamo lei, vediamo cosa fa". Ma la sparata più grossa arriva dopo: "Gli italiani sono già delusi, dopo due anni e mezzo di governo Meloni ha tagliato il sistema sanitario, ha tagliato seimila docenti nella scuola pubblica, blocca le nostre proposte per il salario minimo?".
Ecco allora l'illusione di poter mettere il governo alla porta: "La democrazia è sotto attacco, lo vediamo in tutti i nostri paesi e la battaglia non è più nazionale. E' una nuova sfida, bisogna essere transnazionali, globali, perché l'estrema destra si sta unendo e hanno a disposizioni un potere senza precedenti… Oggi gli oligarchi hanno nuovi mezzi, mezzi tecnologici".
Fdi inchioda Schlein: "Hai perso come un anno fa", la data maledetta
Elly Schlein non si dà pace. Di fatto non vuole riconoscere la sconfitta del referendum e si arrampica sugli spec...Il riferimento? "Il secondo mandato di Trump è anche più aggressivo del primo: le deportazioni di massa, le guerre commerciali, il controllo autoritario delle strade, come vediamo a Los Angeles e San Francisco". Insomma, "non dobbiamo lasciare l'internazionalismo alla destra nazionalista". "Noi - prosegue - possiamo batterli, ma non rincorrendoli sulla loro agenda. Questo è un errore che molti partiti socialdemocratici hanno commesso negli anni. Ogni volta che li inseguiamo loro crescono, dobbiamo offrire un'alternativa. Non possiamo batterli inseguendoli ma costringendoli sul terreno meno favorevole per loro: la giustizia sociale, l'istruzione, la sanità, un lavoro decente, paghe dignitose".