Durante la commemorazione in Aula della Camera a due anni dalla scomparsa di Silvio Berlusconi - il primo a intervenire è stato il capogruppo di Forza Italia Paolo Barelli - i deputati di Alleanza Verdi e Sinistra hanno lasciato l'emiciclo. Proprio Avs e in particolare il vicecapogruppo Marco Grimaldi, sono stati protagonisti un anno fa di un duro botta e risposta con i parlamentari azzurri, tra i quali Pietro Pittalis.
Grimaldi, nell'intervenire sulla separazione delle carriere dei magistrati aveva accostato l'eredità politica di Berlusconi alle inchieste a carico di Dell'Utri. "Sto ancora aspettando le scuse...", ha affermato oggi, giovedì 12 giugno, Grimaldi. "Sconcezze, maldicenze e pattume ascoltati dai banchi delle opposizioni" da "omuncoli scappati di casa, non consentiamo che infanghino la memoria di Berlusconi", era stata la replica di Pittalis. Il tutto conclusosi con una bagarre in Aula.
Intanto alcuni parlamentari di FI hanno condiviso un loro ricordo del Cavaliere. “A due anni dalla scomparsa di Silvio Berlusconi, ricordiamo con profonda commozione un leader insostituibile - ha dichiarato Maurizio Gasparri -. Sono passati già due anni dalla sua scomparsa che ha lasciato un vuoto che nessuno potrà colmare. Ricordarlo oggi significa ricordare un uomo che ha saputo cambiare il corso della storia italiana. Berlusconi, infatti, ha liberato la destra da una marginalità ingiusta, ha creato il centrodestra e con esso una visione nuova e moderna del nostro Paese. È stato protagonista di storiche iniziative di dialogo e di pacificazione. Aveva la capacità di riunire intorno allo stesso tavolo personalità come Putin e Bush. Costruiva ponti - ha poi aggiunto - anche tra gli interlocutori più difficili”.
Il modello Berlusconi resta quello vincente
Caro direttore, due anni fa il nostro presidente Silvio Berlusconi concludeva il proprio cammino terreno. Restano il vuo...“Berlusconi ha sempre avuto l’umiltà dell’ascolto e una cordialità autentica con tutti - ha proseguito Gasparri -. Le sue imprese nel mondo dell’economia, dello sport, dell’informazione e della politica sono note a tutti, ma chi lo ha conosciuto sa che, più di ogni altra cosa, era la sua straordinaria umanità a colpire. Amava ascoltare, sapeva dare valore a ogni interlocutore. E questo resta forse il suo insegnamento più grande. Berlusconi non è stato solo un leader politico. Come tutti i grandi che hanno segnato un’epoca, ha lasciato una visione e un futuro da costruire nel suo nome. Per questo noi siamo e saremo sempre ‘berlusconiani’. E il nostro compito è portare avanti i suoi valori, con coerenza e con passione. Lo ricordiamo oggi con il cuore colmo di gratitudine. Per tutto ciò che ha fatto per l’Italia, ma soprattutto per ciò che ha rappresentato per ciascuno di noi. Il suo sorriso, la sua forza e il suo esempio non ci lasceranno mai”.