Ilaria Salis, Salvini accusato di diffamazione? Il pm chiede l'archiviazione

venerdì 27 giugno 2025
Ilaria Salis, Salvini accusato di diffamazione? Il pm chiede l'archiviazione

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Chiesta l’archiviazione per il segretario della Lega Matteo Salvini, accusato di diffamazione dall’europarlamentare Ilaria Salis. La richiesta, arrivata dalla Procura di Milano, si riferisce alla denuncia del luglio 2024, quando l'attivista ed ex insegnante parlò di “un grave danno alla mia reputazione” realizzato attraverso la diffusione di “false informazioni” nel periodo in cui era detenuta in Ungheria. A irritare la Salis una nota del Carroccio del 31 gennaio 2024 in cui si denunciava l’assalto di un banchetto della Lega avvenuto nel 2017 a Monza e il presunto coinvolgimento dell'attuale eurodeputata. 

L'anno scorso, quindi, il vicepremier Salvini sottolineava come “è assurdo che questa Salis in Italia faccia la maestra. Non può fare quel lavoro”. Intervistato da Repubblica sull’episodio di Monza, aggiungeva: “Vi pare normale che una maestra elementare vada in giro per l’Europa, e adesso scopro anche in Italia, a picchiare e sputare alla gente? Allora, che nel 2024 si vada in tribunale con i ceppi non è accettabile, ma quella donna se è colpevole deve pagare. E se il reato l’ha commesso in Ungheria deve essere processata in Ungheria”. Il riferimento, in quest'ultimo caso, è alle accuse che pendono contro la Salis in Ungheria: lì l'attivista è accusata di aver partecipato al pestaggio di estremisti di destra durante una manifestazione a Budapest. Un'accusa per cui è stata detenuta in Ungheria per oltre un anno. Poi, con l'elezione al Parlamento europeo, sostenuta da Avs, ha ottenuto l'immunità parlamentare.

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Tornando al caso Salvini, il pm Antonio Pansa ritiene che le espressioni utilizzate dal vicepremier rientrerebbero nel “diritto di critica”. Secondo lui, il leader della Lega avrebbe riportato “fatti storici in modi non offensivi”. Le sue parole, seppur pronunciate quando c’era già stata una sentenza di assoluzione nei confronti della Salis, potrebbero essere dovute a una mancata pubblicità della sentenza che riconosceva l’estraneità dell'attivista all’assalto al gazebo. La difesa di Salis potrà opporsi alla richiesta di archiviazione. 

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