"Sono molto soddisfatto: ho risposto a ogni domanda e ho raccontato tutto ciò che so rispetto ai fatti contestati e rispetto alla mia attività da sindaco. Ho ribadito la mia assoluta estraneità ai fatti e, anzi, ho portato un contributo ulteriore per l'accertamento della verità". Così l'ex sindaco di Pesaro ed eurodeputato del Partito democratico, Matteo Ricci, uscendo dalla caserma del comando provinciale della guardia di finanza dove è stato interrogato per oltre 5 ore dal pubblico ministero Maria Letizia Fucci.
L'interrogatorio è avvenuto nell'ambito dell'inchiesta sugli affidi facili alle associazioni Opera Maestra e Stella Polare per la realizzazione di eventi e manutenzioni pubbliche, per la quale la procura pesarese ha emesso 24 avvisi di garanzia ipotizzando, a vario titolo, sette reati. Tra gli indagati, ovviamente, anche Ricci, candidato del centrosinistra per le prossime regionali nelle Marche. "Ringrazio i magistrati per il loro lavoro - ha aggiunto -. Sono molto sereno e determinato e adesso torno a quello che ho sempre fatto, fare campagna elettorale per la gente e tra la gente".
Matteo Ricci, ecco chi sono i tre indagati che lo inguaiano
Due amiconi e un’eminenza grigia. È il terzetto che conosce tutti i segreti di Matteo Ricci, ex sindaco di ...Per Ricci, si ipotizza il reato di concorso in corruzione. Il piddino, entrato in caserma poco dopo le 10.30, è stato l'unico finora a rispondere alle domande degli inquirenti, di fronte ai quali sia Stefano Esposto, presidente delle due associazioni no-profit destinatarie degli incarichi 'sotto soglia', sia Massimiliano Santini, componente dello staff dell'allora sindaco, si erano avvalsi della facoltà di non rispondere.