Oddio, stai a vedere che c'è un complotto governo -balneari per impedire agli italiani di andare a fare il bagno! Nell'estate delle grandi bufale (purtroppo non quelle che si mangiano), dal caso Alma sri al Ponte, ecco l'ennesima cavalcata a dorso di delirio della sinistra nostrana. Il calo delle presenze sulle spiagge tricolori sarebbe colpa di quei cattivoni delle destre. Pd, Cinquestelle e Avs hanno perso il senso del ridicolo: sarà che il troppo caldo fa male? Chissà.
E allora ecco la carrellata di giallo-rosso-verdi follie. Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle: «Con gli insostenibili e inaccettabili rincari sulle spiagge, accompagnati dalla perdita del potere d'acquisto, le presenze al mare calano del 15 per cento (a luglio, ndr). Meloni è troppo impegnata a fare il Calimero contro i giudici e la sinistra per proporre soluzioni. Mentre la ministra del turismo Santanchè è tutta concentrata a evitare le sue grane giudiziarie per preoccuparsi degli italiani che non possono permettersi di andare in vacanza. Nel frattempo, gli utili delle prime otto banche italiane sono a livelli record». Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico: «Moltissime famiglie, tra caro vita e caro energia, non riescono a partire per le ferie. In tutto questo il governo dovrebbe fare subito due cose per alleggerire il peso dell'inflazione sulle famiglie: ridurre il costo dell'energia, separandolo da quello del gas, e approvare subito un salario minimo».
Avs sigla l'alleanza con gli islamo-marxisti
Guardiamo al centrosinistra, guardiamo alla politica estera. Ognuno per la propria direzione. Cinque partiti per cinque ...Con nove euro lordi all'ora garantiti sai che pienone dalle Cinque Terre al Gargano? Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera: «La destra sta affossando anche il ceto medio. L'ostinazione a voler negare la necessità di alzare i salari, che noi abbiamo più volte rappresentato con le opposizione ed anche con una proposta di Avs chiamata appropriatamente “sblocca stipendi”, porta la destra ad essere responsabile della vasta crisi economica che trova in questi giorni la sua prova fotografica nelle spiagge vuote». Il ritornello è sempre il solito. Detto che considerare solo il mare come luogo d'approdo dei vacanzieri è fuorviante, visto che gli italiani vanno a rilassarsi pure in montagna (+4,8 per cento di arrivi rispetto al 2024) e al lago, per non parlare dei tour culturali nelle città d'arte, che dire del potere d'acquisto inesorabilmente andato in fumo nell'ultimo decennio (governava il Pd o Calimero?) e non solo negli ultimi tre anni di Meloni e soci? Senza dimenticare il covid ei suoi strascichi, le guerre e tutte le follie green dell'Ue che hanno eroso i risparmi delle famiglie. I progressisti si sono accorti che la vita costa cara: prendiamo atto del fatto che quando potevano, ovvero quando erano a capo del Paese, non hanno fatto nulla per ridurre le tasse, e dunque per aumentare gli stipendi, e ora magicamente invocano misure straordinarie.
Ascoltando però gli attori principali del settore, la narrazione è un tantino diversa. Antonio Capacchione, presidente del Sindacato italiano balneari (aderente a Confcommercio), nonché proprietario di uno stabilimento sulla spiaggia di Margherita di Savoia, in provincia di Barletta-Andria-Trani, spiega: «Dire che le spiagge sono vuote perché le tariffe sono alte è una presa in giro, è disonesto. Quest'anno la vacanza italiana è la cartina di tornasole di un Paese che è in difficoltà». L'appello dei balneari è chiaro: «Ridurre il peso fiscale sulle famiglie anche perché proprio a luglio si pagano la Tari e le tasse». Un altro problema, non trascurabile, è stato il maltempo. Dalla Liguria alla Toscana, è innegabile, è stato un luglio nero. «A luglio è stato un disastro in tutta la Toscana per il maltempo che si è abbattuto soprattutto nei fine settimana.
Ora comunque il sole è tornato a splendere e soprattutto sono tornate le temperature alte che fanno ben sperare per Ferragosto al mare. E qualcosa si potrebbe recuperare a settembre», sottolinea Federico Pieragnoli, presidente del Sindacato balneari della Toscana. Infine, un paio di dati certificati dalle associazioni di categoria. Il tasso di saturazione delle strutture ricettive prenotate attraverso i grandi portali, per giugno è stato del 48 per cento, mentre per luglio del 43 (contro il 35,1 della Grecia e il 39,2 della Spagna). Le tariffe medie per ombrelloni e lettini, inoltre, sono più basse rispetto ai nostri concorrenti: 156 euro, contro i 229 euro della Grecia e 181 della Spagna. Ergo: niente paura. L'unica crisi è quella d'identità dei progressisti.