Ilaria Salis: "Con più extracomunitari potremo fare più vacanze"

di Andrea Fatibenelunedì 11 agosto 2025
Ilaria Salis: "Con più extracomunitari potremo fare più vacanze"

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Anche per Ilaria Salis arriva «finalmente qualche giorno di vacanza» dopo quello che «è stato un anno intenso». Così esordisce sul suo profilo X, accompagnando una sua foto in abiti casual - non poi tanto differenti da quelli con cui rappresenta il nostro Paese in Parlamento Europeo - su uno scorcio di macchia mediterranea. Niente mare, però, forse anche per evitare qualsivoglia endorsement ai balneari in questo periodo. Perché, si sa, la paladina dell’antifascismo non smette mai di fare politica. Anche tra le mura di casa, anche in gita. E quindi, dopo il “diritto all’eleganza” del compagno Soumahoro, arriva il suo “diritto alla vacanza”: «Purtroppo in Italia, con stipendi da fame e un capitalismo straccione, sempre più persone non possono permettersi una vacanza, neanche breve, neanche in piena estate. Molte altre sono costrette a vacanze lampo, inventandosi mille stratagemmi per spendere il meno possibile e facendo molte rinunce», commenta l’ex insegnante.

Una categoria di persone a cui lei non appartiene più - se mai vi sia appartenuta- visti i circa 15mila euro di stipendio mensile da europarlamentare (immunità inclusa) che potrebbero infastidire chi un “anno intenso” l’ha sofferto eccome, senza vedere un decimo di quello stipendio. Poi, da vera donna di spessore politico quale è, parla di soluzioni: «Quando avremo capito che i veri problemi del Paese non sono i migranti o il reddito di cittadinanza e ci uniremo nella lotta, vedrete, tutti potranno permettersi le sacrosante ferie e tutte vivremo meglio», la singolare intuizione dell’europarlamentare. Più migranti e reddito di cittadinanza dovrebbero correlare con più vacanze per tutti: lineare come una strada di montagna progettata da un geometra ubriaco. Un dettaglio, nulla più, sfugge però alla sua riflessione: i miliardi che lo Stato ha già bruciato per il reddito di cittadinanza e le ingenti somme destinate al sostentamento dei migranti irregolari. Risorse prelevate dalle tasche di chi paga le tasse, le stesse da cui proviene anche la sua generosa retribuzione.

Ma i commentatori, quantomeno quelli social, non sembrano essere sintonizzati sulla stessa frequenza e pare non siano nemmeno così facili da sedurre con il populismo spiccio. «Durante questo periodo vorrei che riflettessi su quanto posto: meno parole più “fatti” concreti utili a permettere di arrivare a fine mese a chi non ci arriva. Capisco che per te che ci arrivi senza problemi non è facile», commenta un utente con fin troppa serietà rispetto al contesto. Più pertinente chi spiega come «il finto problema dell’immigrazione ci pagherà stipendi e pensioni, assieme al RdC. Sarà due volte Natale e festa tutto l’anno. Anche i preti potranno sposarsi ma soltanto a una certa età». E ancora giù di sagacia, questa volta toccando il tasto giusto: «Spera che mentre sei in vacanza non ti occupino casa». Stupisce come nessuno le abbia consigliato di coprirsi il capo prima di condividere riflessioni social: il sole di questa stagione, si sa, può giocare bruttissimi scherzi.