"Continuate pure a non organizzare un servizio delle Istituzioni europee e italiane di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale. Continuate pure a criminalizzare le Ong che salvano gli esseri umani, e continuate pure a mandare le loro imbarcazioni a sbarcare i naufraghi salvati nei porti più lontani possibile. Continuate pure a proteggere e a foraggiare i trafficanti libici. Continuate pure a pavoneggiarvi di statistiche fasulle sull'aver impedito sbarchi di migranti. Continuate pure a fare tutto questo, voi del governo Meloni, ma questa sera quando tornate a casa evitate di guardarvi allo specchio ed evitate di giocare con i vostri bambini. Perché anche i morti di oggi al largo di Lampedusa sono sulla vostra coscienza": la polemica arriva da Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi Sinistra, che ha commentato così il naufragio di due i barconi al largo di Lampedusa. Naufragio in cui sono morti 20 migranti, 61 i superstiti, giunti a terra a bordo delle motovedette. Il leader di Sinistra Italiana, insomma, usa la tragedia per attaccare il governo di Giorgia Meloni.
E lo stesso fa Angelo Bonelli, portavoce dei Verdi: "Queste tragedie non sono fatalità: sono il risultato di scelte politiche precise. Il governo Meloni, con leggi ingiuste e disumane, ostacola le operazioni di ricerca e soccorso in mare, sequestra le navi e persino gli aerei delle Ong, impedendo a chi salva vite di intervenire tempestivamente. Negare il soccorso significa condannare a morte. Serve abrogare subito queste norme e ripristinare un sistema di salvataggio rapido e coordinato, per evitare che il Mediterraneo continui a essere una tomba a cielo aperto".