"E' un grande successo di Donald Trump, dobbiano ringraziare i mediatori che hanno dato una mano. E' un percorso lungo. L'Italia vuole fare la sua parte": la premier Giorgia Meloni lo ha detto al termine del vertice sulla pace a Sharm el Sheikh, in Egitto. E sempre sul presidente americano ha aggiunto: "Può fare la differenza". La presidente del Consiglio, inoltre, ha detto che augura anche altri successi al capo della Casa Bianca "a partire dall'Ucraina".
La Meloni si è poi detta orgogliosa del ruolo dell'Italia: "Siamo fieri che l'Italia ci sia in questa giornata storica". Dopodiché ha parlato di "un'occasione che non si vedeva da tantissimi anni per una pace giusta e duratura, un lavoro lungo che si basa sul progetto dei due Stati. L'Italia è qui per dire che c'è ed è pronta a fare la sua parte". Parlando con i giornalisti dopo la firma dell'accordo di pace, la premier ha spiegato: "Chiaramente se viene attuato il piano, è più vicino il riconoscimento dello Stato della Palestina, quando ci saranno le condizioni che sono state poste anche dal Parlamento certamente".
PIPPO
"Chi è questa donna?": così il presidente americano Donald Trump ha scherzato con la premier ita...A seguire un appello su come sarebbe meglio muoversi d'ora in avanti: nel percorso di pace in Medio Oriente, "il rischio più grande è che non si sia pragmatici: bisogna essere pragmatici, evitare quel che può scaldare gli animi e rappresentare un alibi. Bisogna essere molto lucidi, è un appello che faccio a tutti". La premier, inoltre, ha fatto sapere che "sul piano della sicurezza, i nostri carabinieri già da anni formano la Polizia Palestinese, e siamo impegnati anche nella missione Ue a Rafah. Possiamo implementare e siamo pronti a implementare questa presenza, tra l'altro già prevista nel decreto missioni, fino ad arrivare a una partecipazione a una forza di stabilizzazione, che richiederebbe in questo caso chiaramente anche un passaggio parlamentare sul quale spero che una volta tanto e sono certa che stavolta si potrebbe anche, diciamo, votare all'unanimità". E ancora: la volontà politica "da parte mia c'è, se richiesto, ovviamente. Non è interposizione, è monitoraggio del cessate il fuoco. Ha bisogno di una risoluzione delle Nazione Unite. Quando viene approvata e viene richiesta la partecipazione italiana, io lo chiedo al Parlamento, ma la mia posizione è questa".