"Ranucci, subito boom di ascolti": è un titolo di Repubblica, anche se somiglia molto a una delle tante sparate di Elly Schlein da Fabio Fazio. Se domenica sera a Che tempo che fa la segreteria si è vantata di aver fatto crescere il Pd di 10 punti (un dato generico, perché senza comparazioni oggettive, e che cozza non solo con i sondaggi ma pure con la realtà, basterebbe considerare il dato delle elezioni europee del 2024), martedì il quotidiano diretto da Mario Orfeo dedica una paginata entusiastica alla giornata di Sigfrido Ranucci, il conduttore di Report che all'indomani della prima puntata della nuova stagione (con l'attentato subito dal giornalista due settimane fa ancora freschissimo nelle menti dei telespettatori) ha partecipato a un evento con Giuseppe Conte e Rula Jebreal.
Un altro comizietto usato per concionare contro Libero, il Giornale e il Tempo, definiti "giornali di destra usati come un manganello" contro di lui, solo perché ne hanno sottolineato, quando necessario, errori, imprecisioni e sospette faziosità.
FdI contro Ranucci: "Una bizzarra ricostruzione", mister Report inchiodato
Anche Fratelli d'Italia interviene nella contesa tra Sigfrido Ranucci e il Garante della Privacy. E lo fa con parole...Nessun problema, comunque: Repubblica corre in suo soccorso e magnifica i dati di ascolto dell'esordio: "La prima puntata della stagione, che ha avuto una media del 9,3 per cento di share con un milione e 669mila spettatori, un successo in termini di ascolto, si è aperta con il video che documenta l'ingresso del componente del Garante della privacy, Agostino Ghiglia, nella sede di Fratelli d'Italia. Il giorno dopo era poi arrivata una sanzione alla trasmissione di 150mila euro per aver mandato in onda un audio tra l'ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e la moglie Federica Corsini; era la vicenda che vede coinvolta Maria Rosaria Boccia, nei giorni in cui quest'ultima avrebbe dovuto assumere un incarico all'interno del dicastero, poi saltato".
Ranucci dopo l'attentato diventa idolo delle toghe
«Io non voglio che ritirino le querele contro di me, io voglio vincere sul campo, non per assenza di giocatori. Pe...Bene, doppio siluro. Il primo: oggi sul Corriere della Sera è Italo Bocchino, direttore editoriale del Secolo d'Italia, a spiegare che in realtà Ghiglione non era andato nella sede di FdI ma in quella della Fondazione Alleanza Nazionale, proprietaria del Secolo e ubicata nello stesso palazzo di FdI, per parlare proprio con lui, con Bocchino. Secondo: sugli ascolti, invece, è Libero a deludere i Ranucci-boys riportandoli sulla terra. In un anno, il programma d'inchiesta di Rai 3 lanciato da Milena Gabanelli ha perso un milione di spettatori. Segno che, come suggerisce Fabio Rubini, la formula a senso unico di Ranucci e della sua squadra "non piace più". Ma forse è più facile incolpare di questo ancora una volta Giorgia Meloni, governo, centrodestra, fascisti e chi più ne ha, più ne metta.
