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Capezzone: "Riotta violinista di Mamdani", a Repubblica sono impazziti

giovedì 6 novembre 2025
Capezzone: "Riotta violinista di Mamdani", a Repubblica sono impazziti

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Due personaggioni dominano i giornali: Almasri e Mamdani. Il primo, ricorda Daniele Capezzone nella sua rubrica "Occhio al caffè", la rassegna stampa politicamente scorrettissima di oggi, dopo l'estradizione dall'Italia ieri è stato arrestato a Tripoli "e a sinistra è partita la campagna, ma che vergogna, la Libia dà lezioni di diritto all'Italia, lo schiaffo, l'Italia stato-canaglia! Oggi non ci si risparmia, da Avvenire al Fatto quotidiano e Repubblica

La tesi del governo è: 'sapevamo tutto'. A sinistra dicono no. "Oggi però - nota il direttore editoriale di Libero - manca l'articolo sulla sostanza dei fatti. Non è da stabilire se Almasri sia una personcina per bene ma se fosse opportuno o no che l'Italia se lo tenesse. Risposta: no, non era opportuno, perché l'Italia doveva farsi carico del suo arresto dopo che aveva passeggiato tranquillamente in giro per l'Europa? Perché dovevamo mettere a rischio i nostri rapporti con la Libia? Forse sull'estradizione andava posto il segreto di Stato, ma se il governo l'avesse fatto dalle opposizioni avrebbero strillato 'vergogna!'". 

Il nuovo sindaco di New York: "I giornali del centrodestra descrivono i fatti e profilano il personaggio, poco rassicurante perché mix di islamismo e socialismo spinto. E presa in giro della sinistra che è ripartita con il ritornello 'modello Mamdani'", se la ride Capezzone. A sinistra invece? "Ad Avvenire Mamdani strapiace. Sul Foglio Sofri evoca Machiavelli, su La Stampa si parla di Roosevelt. E su Repubblica c'è solo il ragionevole Folli a fare da argine ai vari Serra e Riotta, i violinisti per Mamdani".

Terzo tema: gli echi della faccenda Ranucci che ha bussato due volte: prima in Antimafia e poi in Vigilanza. "Prima ha dato corda a Scarpinato sul ruolo del governo nell'attentato, poi va dalla Berlinguer e ridimensiona tutto e poi con la Boschi ha fatto di nuovo la scenetta dei microfoni spenti. Inevitabile oggi l'intervista di Fazzolari sul Corriere della Sera che preannuncia querela. E chiede con buonsenso ai magistrati di trovare in fretta i responsabili dell'attentato al giornalista". Infine, la chiassata sulla casa di Giorgia Meloni: a smontare tutto è Libero.