Andrea Delmastro delle Vedove parla della riforma della giustizia e delle falsità su Paolo Borsellino millantate dal Fatto Quotidiano e lo fa sui social attraverso un reel pubblicato da Fratelli d’Italia. Nel copy si legge: “È solo l’ennesimo esercizio di propaganda mal riuscito. Fabbricano falsità pur di trasformare la riforma della Giustizia in una battaglia di parte. Noi difendiamo la verità e un cambiamento atteso da decenni”.
Nel video, invece, Delmastro è un fiume in piena: “L'ennesima fake news della sinistra. Questa volta si sono addirittura inventati una frase falsa, un'apparizione televisiva falsa, di Paolo Borsellino. In quale trasmissione, secondo i falsari seriali, i falsificatori, i falsari senza arte, le parti che vengono prontamente smentite dalla realtà, avrebbe detto Paolo Borsellino che separare le carriere significa spezzare l'unità della magistratura?”. Delmastro, poi, argomenta: “E sì, perché non sono riusciti ignobilmente ad arruolare post morte Borsellino, facendogli dire cose che non ha mai detto, perché era un magistrato che serviva alla giurisdizione e non alle parrocchie politiche. Viceversa, cara sinistra, vogliamo confrontarci su un altro eroe del pantheon laico nazionale, ovvero Falcone, Giovanni Falcone? Allora, confrontiamoci con questo”.
Delmastro passa a parlare del giudice assassinato a Capaci: “Falcone diceva che il giudice in questo quadro si sta rivolgendo in figura neutrale, non coinvolta al di sopra delle parti. Chi come me - diceva Falcone - richiede che siano invece due figure strutturalmente differenziate, PM e giudici. Nelle competenze e nella carriera viene bollato come nemico dell'indipendenza del magistrato, un nostalgico della discrezionalità dell'azione penale, desideroso di porre il PM sotto il controllo dell'esecutivo”. Quindi, Delmastro chiude con l’accusa: “Ecco, erano le stesse accuse che quella cricca di magistratura lanciava a Falcone. Sono le medesime accuse che oggi la sinistra e quella medesima cricca della magistratura lanciano contro di noi, che vogliamo fare una riforma attesa da tanto tempo, quella della separazione delle carriere. Era una riforma che condivideva e convinceva Giovanni Falcone. Certo, non paternello, ma io, Giovanni Falcone, paternello, so da che parte stare”.




