Il protocollo sui migranti tra Italia e Albania "mette in campo un meccanismo innovativo che oggi trova interesse e riconoscimento da parte di molti altri Stati dell'Unione Europea e non solo. Come è noto chiaramente non tutti hanno compreso allo stesso modo la validità di questo modello. In molti hanno lavorato per frenarlo o per bloccarlo, ma noi siamo determinati ad andare avanti perché questo meccanismo dal nostro punto di vista ha il potenziale di modificare l'intero paradigma nella gestione dei flussi migratori". Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle dichiarazioni congiunte al termine del primo vertice intergovernativo Italia-Albania che si è tenuto a Roma.
“Abbiamo fatto discutere in questi ultimi due anni con il primo ministro Rama per il nostro protocollo – ha ricordato la premier – per il quale io ancora voglio ancora una volta voglio ringraziare il primo ministro, il suo governo e l'intero popolo albanese perché quello che è stato dimostrato all'atto della firma di quel protocollo è che l'Albania si comporta già come una nazione membro dell'Unione Europea, è capace di una solidarietà con i Paesi con i quali coopera che di rado si è vista”. “Io ho sempre reputato e reputo il protocollo che noi abbiamo sottoscritto un accordo di grande respiro europeo perché tradurre in atti concreti la consapevolezza che l'immigrazione è un fenomeno europeo, è un fenomeno che va affrontato con la cooperazione tra gli Stati membri dell'Unione Europea e anche con la cooperazione tra l'Unione Europea e gli Stati attualmente extra UE”, ha concluso Meloni.
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Dai barconi ai social. Gli scafisti si sono adeguati ai tempi e fatti digitali, e ora seminano illusioni su TikTok, il c...E ancora: "Tra pochi giorni si aprirà l'ultimo capitolo negoziale per l'adesione all'Ue da parte dell'Albania. Voglio dire che sarebbe per noi motivo di grande soddisfazione poter aprire, iniziare i negoziati politici proprio in occasione della presidenza di turno italiana del Consiglio dell'Unione europea che, come sapete, avrà luogo nei primi sei mesi del 2028. Sarebbe uno sbocco naturale per tutto il lavoro che abbiamo fatto insieme in questi anni. Voi sapete che l'Italia ha lanciato varie iniziative da questo punto di vista, siamo stati tra le nazioni capofila per l'adesione dei Balcani all'Unione Europea in quella che noi continuiamo a non considerare un allargamento dell'Unione Europea ma una riunificazione dell'Europa. Non siamo noi a decidere chi sia europeo e chi non lo sia, è l'Albania certamente una nazione europea. Sta a noi chiaramente favorire questo percorso di riunificazione nel modo più serio, chiaramente, ma anche più veloce possibile perché è anche e soprattutto nel nostro interesse”, ha concluso la premier.
Edi Rama ha auspicato che l'avvio dei negoziati politici per l'adesione del suo Paese all'Ue avvenga nel 2028, "quando l'Italia sarà presidente di turno del Consiglio europeo e Giorgia Meloni ancora presidente del Consiglio italiano". "Sarebbe la ciliegina sulla torta. Dopo aver finito i negoziati tecnici nel 2027 con la Ue, possiamo partire con i negoziati politici e se iniziare questi negoziati sarà responsabilità di Giorgia, siamo nelle migliori mani possibili per aprire quella porta che per noi è chiusa da centinaia di anni", ha aggiunto Rama. "Siamo pronti a fare un accordo con l'Unione europea di non utilizzare nè veto, nè voto", ha proseguito Rama, "e siamo pronti a sottoscrivere di essere rappresentati dal commissario europeo italiano".




