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Fico, ora i grillini inventano per lui il bavaglio televisivo selettivo

di Daniele Capezzonedomenica 16 novembre 2025
Fico, ora i grillini inventano per lui il bavaglio televisivo selettivo

2' di lettura

Grandi e un po’ curiose novità costituzionali. No, non si tratta della (ottima) riforma della giustizia su cui voteremo in primavera. Ma di una bizzarra innovazione che grillini e piddini pensano forse di introdurre (senza neanche passare dal Parlamento: presumono che basti qualche tweet e una raffichetta di comunicati stampa scritti col copia e incolla) a proposito dell’articolo 21 della Costituzione e della libertà di parola, di pensiero, di espressione. Potremmo chiamarlo (se siete pessimisti) “bavaglio selettivo” oppure (se invece siete ottimisti) “libertà di informazione a targhe alterne”. Tutto nasce dal fuoco di fila di attacchi contro Salvo Sottile e la trasmissione Far West di Rai 3, che venerdì sera è tornata a occuparsi (ohibò) del gozzo di Roberto Fico, l’ormai celebre “barchetta di cittadinanza”.
Apriti cielo! Da sinistra si sono inviperiti: Fico non si tocca nemmeno con un fiore, e soprattutto - ecco l’accusa - siamo in campagna elettorale per le regionali, e dunque l’inchiesta giornalistica cesserebbe di essere un legittimo approfondimento ma diverrebbe un colpo sotto la cintura.

Ah sì? Buono a sapersi. Perché si tratta degli stessi partiti e non di rado degli stessi dichiaranti compulsivi che nelle scorse settimane ci avevano spiegato (primo) che Report aveva fatto bene a diffondere nientemeno che un audio privato tra un marito e una moglie, e poi (secondo) che era sacrosanto diffondere mail e messaggi di Agostino Ghiglia. E sono sempre gli stessi (terzo) che dal 1994 a oggi, a ogni campagna elettorale, hanno fatto le tricoteuses sferruzzanti sotto le ghigliottine festeggiando le inchieste (giudiziarie con eco giornalistica) contro qualunque candidato di centrodestra, a partire naturalmente da Silvio Berlusconi.
Quindi, ricapitoliamo per vedere se abbiamo capito bene. Se sei un giornalista di sinistra (o comunque del circuito “ammesso” e “accettato”), la tua è libera inchiesta sempre. Se invece sei fuori da quel circoletto protetto, la tua diventa istantaneamente “macchina del fango”.

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Ancora. Il periodo di campagna elettorale vale se può esserci un danno per M5S e Pd, ma non vale se si tratta di bastonare selvaggiamente Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Simmetricamente, se sei un candidato di sinistra, godi di una sorta di immunità preventiva che ti protegge, ti tutela, attutisce i colpi, li smorza. Se invece sei un candidato di destra, allora altro che “scudo”: sei nudo davanti a un plotone di esecuzione chiamato “libera informazione”. Tutto chiaro adesso? Basta saperlo...