Si deve vivere da Dio, in Toscana, se la priorità della nuova giunta, alla prima riunione, è stata il riconoscimento della Palestina. In effetti in Toscana i treni regionali sembrano lo Shinkansen, il “convoglio proiettile” giapponese: velocissimi, spaccano il minuto, mai affollati e così puliti che puoi mangiare la ribollita per terra. Non ci credete? Chiedete ai pendolari. Peraltro, visto che la Toscana confina con la Lombardia – i confini li ha ridisegnanti in campagna elettorale il governatore dem Eugenio Giani – da Firenze a Milano basta poco più di un’ora. Hai un malanno? Ma quali liste d’attesa! In Toscana non fai tempo a telefonare per una visita che il medico ti viene a prendere a casa in livrea. E ancora: l’assistenza agli anziani è talmente efficiente che gli adolescenti si tingono i capelli di grigio. Non ti va di lavorare? Ora grazie al governatore del Pd hai un’ottima possibilità di ricevere il reddito di cittadinanza regionale, e va detto che copiare i 5Stelle è stata un’altra grande idea: onore al demerito. La Toscana dem è il Paese di Bengodi.
Dicevamo del riconoscimento dello Stato di Palestina, il cui iter è partito ai trecento all’ora: «Quando la proposta di delibera verrà approvata dal Consiglio regionale», ha spiegato l’Eugenio, «diventerà elemento di attivazione dell’iter parlamentare perché per iniziativa di legge regionale si possono attivare proposte di legge parlamentare e abbiamo voluto essere molto precisi sugli impegni, sul “due popoli due Stati”». La pratica viaggerà spedita, e d’altronde il nuovo assessore alla Cooperazione internazionale della Toscana – una Regione-Stato, evidentemente – è la 23enne Mia Bintou Diop, italo-senegalese, attività lavorative svolte zero e dunque nominata vicegovernatrice da Giani. La ragazza è una fervente pro-Pal e dopo la strage compiuta da Hamas il 7 ottobre ha pubblicato una storia su Instagram in cui si diceva «sempre dalla stessa parte», aggiungendo la bandiera palestinese, dunque non era certo dalla parte degli israeliani trucidati e stuprati. È una strumentalizzazione!», ha protestato, aggiungendo che si riferiva ad altro, e ovviamente le crediamo. Non poteva che esserle assegnata anche la delega alla Pace.
La Toscana tarocca la felicità made in Usa
Eugenio Giani con la parrucca di Thomas Jefferson è un fotomontaggio mal riuscito, si sarebbe detto in un’a...Il prodigio, entrata velocemente nelle grazie di Elly, è diventata la numero due della Regione senza essersi nemmeno candidata. Con la Schlein ha pure delle affinità elettive: la Mia a curriculum ha solo il ruolo di rappresentante d’istituto, ed Elly fa politica come se fosse in assemblea studentesca permanente. Ecco, c’è da dire che la Schlein almeno ha fatto la volontaria per la campagna elettorale di Obama. Da ieri la Diop è ufficialmente titolare pure delle deleghe alla Cittadinanza attiva, alle Cooperative di comunità e alla cultura della Legalità. Suo padre – ma lei era all’oscuro di tutto – ha vissuto abusivamente per anni in una casa popolare di Livorno, dove Mia era consigliera comunale, e il debito residuo si aggira sui 22mila euro.
Diop si sente Mamdani: «Mi sono state affidate deleghe che per me sono impegni profondi, non solo competenze», e pensate se fossero incompetenze. «In questi giorni ho iniziato a conoscere gli uffici e le prime persone con cui collaborerò, entrando nella macchina amministrativa», ha continuato la vice Giani, «è un passaggio che fa sentire ancora più forte la responsabilità e la bellezza di questo ruolo. Non vedo l’ora di incontrare tutte e tutti (che fine hanno fatto tutt*?), di ascoltare, costruire insieme percorsi utili».
Firenze, i palestinesi dimenticati dalla sinistra: adesso c'è chi chiede di ritornare a Gaza
Firenze, 23 maggio scorso. Il sindaco della città, la dem Sara Funaro, commenta con queste parole l’arrivo ...Riecco Giani: «Abbiamo vissuto una bella riunione, molto motivati e l’equilibrio fra le deleghe ha rappresentato la pluralità di una giunta che si presenta con un forte investimento sui giovani, pensiamo che fra il mio sottosegretario Dika e la mia vicepresidente Diop fanno una media di 25 anni. Energie nuove perché abbiamo più novità rispetto alle conferme». E che novità! In Toscana si sta una meraviglia, tutto funziona eppure qualcuno è triste. E come diavolo è possibile? Niente panico, Giani ha creato anche l’assessorato alla Felicità: «È una delega che ho voluto io, perché in qualche modo noi dobbiamo essere consapevoli che, se il diritto alla Felicità è previsto nella Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti, ormai gli studi l’hanno acclarato, fu per merito del toscano Filippo Mazzei che fece parte, in quanto grande amico del presidente Thomas Jefferson, di quel gruppo di studio che elaborò la Costituzione degli Stati Uniti». United States of Toscana. C’è ancora qualcuno triste?




