L'Associazione nazionale funzionari di polizia giudica "inopportune e controproducenti le dichiarazioni rese dal sindaco di Bologna sui gravi disordini verificatisi ieri in città. In un momento in cui le istituzioni dovrebbero parlare con una sola voce per ricomporre la coesione sociale, aprire una polemica sulla gestione dell'ordine pubblico significa indebolire il fronte istituzionale e confondere le responsabilità". Così in una nota Enzo Letizia, segretario dell'associazione.
"La responsabilità degli scontri è una sola: quella dei violenti che hanno assaltato la città - ha scritto Letizia -. Le violenze che hanno colpito Bologna sono state opera di gruppi in prevalenza riconducibili all'area antagonista locale. Una mobilitazione pianificata e organizzata, come dimostrano la simultaneità degli attacchi, le tecniche paramilitari utilizzate, il lancio di oggetti, bombe carta e fuochi d'artificio ad altezza d'uomo. È fondamentale ricordare che la funzione propria dell'autorità di pubblica sicurezza è garantire le libertà dei cittadini, la possibilità di svolgere regolarmente gli eventi, e intervenire per respingere e contenere la violenza. In questo scenario, la polemica politica rappresenta il terreno più fertile per i violenti e i professionisti del disordine, che prosperano sulle divisioni e cercano di trasformare ogni contrasto istituzionale in occasione di escalation e proselitismo".
Parole dure anche da Fratelli d'Italia. "Sono molto gravi le dichiarazioni del sindaco Lepore che, invece di condannare chi ha sfasciato e sfregiato con le proprie violenze Bologna, punta il dito contro il Ministero dell'Interno e le Forze dell'Ordine parlando di 'gestione sconsiderata. Qui di sconsiderata c'è soltanto la sua gestione e quella del Pd che hanno reso Bologna meta privilegiata per violenti - ha tuonato Galeazzo Bignami -. Infatti, perché questi episodi accadono soltanto nella nostra città? Come mai, come Lepore stesso ammette, 'un gruppo di alcune migliaia di violenti hanno scelto Bologna come loro bersaglio e luogo di scontro'? La risposta risiede in quella propaganda incendiaria di cui il primo cittadino e il Pd sono stati artefici in città. E viene da chiedersi - ha proseguito - cosa succederà se il Pd continua a strumentalizzare e fomentare visto che tra dieci giorni ci sarà di nuovo una squadra israeliana qui a Bologna. Mi auguro, quindi, più moderazione rinnovando la solidarietà alle Forze dell'Ordine e a quanti al Viminale sono stati impegnati nel garantire la sicurezza dei bolognesi onesti, che ormai sono stanchi di questo clima intollerabile''.
Sulla stessa lunghezza d'onda anche la senatrice emiliana della Lega Elena Murelli: "Mentre a Bologna si svolgevano due bellissimi eventi sportivi di cui uno che ci ha dato emozioni grandissime con la vittoria di Cobolli in Coppa Davis, dove era presente anche il governatore De Pascale, si assisteva per le strade a una guerriglia senza senso. Un quadro drammatico ed esasperante che mostra al mondo come in Italia la sinistra sta dalla parte dei violenti. Ora il sindaco Lepore non trova il coraggio di criticare i suoi amici pro-pal e per coprire le nefandezze degli antagonisti arriva ad attaccare il Viminale che ha solo garantito lo svolgimento di un evento pubblico. Sta con i violenti e non con i poliziotti. La deriva ideologica della sinistra è sempre più preoccupante".




