"Stavamo cambiando il Paese, il decreto dignità, lo spazzacorrotti, lo stesso reddito di cittadinanza. Poi ovviamente non ci hanno consentito di completare questa rivoluzione perché sono arrivati i poteri forti, il governo dei 'migliori'": il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte lo ha detto a Paolo Del Debbio a Dritto e Rovescio su Rete 4, nella puntata in onda questa sera, giovedì 27 novembre.
Stando ad alcuni sondaggi, Conte sarebbe favorito nelle primarie del campo largo come eventuale premier di centrosinistra. Su questo punto, però, ha detto: "Per noi non è importate chi siede a Chigi, per noi è importante che questo paese cambi veramente". E ancora: "Non mi fa nessuna impressione. Se facessi la politica per la lusinga personale sarei un miserabile. Siamo concentrati a costruire, dal basso, aprendo un cantiere, coinvolgendo tutti i nostri iscritti del Movimento 5 Stelle ma anche i cittadini che vorranno partecipare a questo grandioso cantiere che abbiamo chiamato 'Nova 2.0'. L'anno scorso abbiamo già sperimentato le tecniche più avanzate della democrazia partecipativa, abbiamo già invitato gli iscritti a deliberare con noi proposte per cambiare il paese".
Michele Emiliano stronca Giuseppe Conte: "Quanto vale il suo partito"
Il caso Atreju, la festa di FdI in programma a Roma dal 6 al 14 dicembre, sta spaccando in due l'opposizione. Un ese...Secondo l'ex premier, poi, le ultime regionali sarebbero addirittura un campanello d'allarme per Giorgia Meloni e il suo governo, "soprattutto in Campania. Il governo continua a dire che va tutto bene e questo fa arrabbiare ancora di più le persone". Riferendosi a caro spesa, caro energia e dazi, ha aggiunto: "Meloni la pontiera ha avuto il risultato che le nostre multinazionali vanno via a causa dei dazi Usa. Come si fa a dire che va tutto bene?". Se Conte parla di allarme, ci sono i sondaggi che in realtà dicono tutt'altro, confermando che il partito della premier, FdI, è in ottima salute. E con esso tutta la coalizione di centrodestra.
Parlando invece della possibilità di un confronto con la premier ad Atreju, Conte ha detto: "Io sono sempre disponibile a un confronto democratico, soprattutto quando c'è una platea in cui non ci sono i miei sostenitori. Secondo me è ancora più interessante confrontarsi perché lo scambio di idee e un po' di fairplay tra i movimenti politici non fa male a questa nostra democrazia abbastanza malata". Sulla creazione di un campo largo, infine, ha spiegato che per il M5s la priorità non è costruire l'alleanza più larga possibile ma individuare i "compagni affidabili" con cui "costruire un progetto serio": "Per noi non è questione di allargare quanto più possibile il campo, imbarcare quanto più possibile compagni di strada, chiunque essi siano. È un problema di compagni affidabili e soprattutto di costruire un progetto serio, rispondente ai bisogni di imprese e famiglie oggi più che mai in difficoltà".




