Ci siamo quasi. Si avvicina a grandi passi lo sciopero generale del 12 dicembre, ovviamente di venerdì e chissà, qualcuno magari tirerà lungo dalla festività dell’Immacolata. La Cgil e altre sigle rosse manifesteranno contro la manovra del governo, ritenuta «ingiusta», ma quest’aggettivo composto è destinato a diventare ben altro durante la protesta a cui si aggregheranno, è scontato, centri sociali e facinorosi pro-Pal. L’astensione dal lavoro (molti pro-Pal, manifestando ogni due giorni è evidente che non ce l’hanno) interesserà tutti i settori, pubblici e privati, per tutta la giornata. Sono inoltre previste manifestazioni in decine di città, da Nord a Sud. Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, parteciperà al corteo di Firenze il cui raduno è previsto alle 9 in piazza Santa Maria Novella, per poi giungere in piazza del Carmine, dove prenderà la parola per il comizio conclusivo.
Con la mobilitazione di venerdì prossimo la Cgil chiede di «aumentare salari e pensioni», «fermare l’innalzamento dell’età pensionabile», «contrastare la precarietà», «introdurre una riforma fiscale equa e progressiva», «dire “no” al riarmo e investire in sanità e istruzione», oltre che «attuare vere politiche industriali e del terziario». Nel frattempo Landini non ha detto una parola sui sindacalisti che a Genova hanno aggredito altri lavoratori solo perché non avevano scioperato. Forse il segretario della Cgil è troppo impegnato.




