Il ddl Derio ha scatenato il caos nel Partito democratico. E, in un certo senso, ha fatto uscire tutto il "razzismo" che risiede nel nazareno. Un esempio? Sulle pagine de La Nazione, viene esposto a chiare lettere il delirio di Francesco Tagliaferri, sindaco dem di Vicchio e pro-Pal della prima ora.
In sintesi, il primo cittadino condanna gli 11 riformisti del suo partito che in Parlamento stanno promuovendo il disegno di legge che "rischia di far passare per ‘antisemitismo’ qualsiasi critica radicale al governo israeliano. Non può esserci spazio nello stesso partito per due anime così diverse – minaccia il sindaco di Vicchio –. Via i sionisti dal Pd. Segretaria Schlein, intervieni. Se non te la senti di prenderti la responsabilità di accompagnare alla porta questo pezzo di partito, mi offro personalmente di farlo. Senza ripensamenti".
Pd, quante correnti: è davvero la nuova Dc
Dall’emerso di Roma, dove si era consumato il suo doppio scontro con l’antagonista Giorgia Meloni e il conco...Non contento, Tagliaferri si è inventato anche una trovata alla Francesca Alabanese per il Natale. In piazza Giotto, a Vicchio, è spuntato un albero pro-Pal. E il sindaco ha deciso di sostituire il puntale in cima all’abete con una bandiera della Palestina. "Quella bandiera è un simbolo che deve sempre ricordarci la parte di mondo che soffre per l’occupazione e il genocidio in atto - ha spiegato Tagliaferri -. Anche nei momenti di festa e convivialità è giusto essere consapevoli e ricordare che il nostro è un privilegio, mentre nel mondo c’è chi non potrà mai permettersi di festeggiare nulla". Dulcis in fundo, anche la cittadinanza onoraria per la relatrice speciale Onu per i territori della Palestina. Se tre indizi fanno una prova...




