Trova le differenze. Sui media internazionali, il confronto indiretto tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein offre un verdetto netto: la premier viene promossa dal Financial Times, mentre la segretaria del Pd viene bocciata da Haaretz, il principale quotidiano israeliano. Due giudizi opposti che finiscono per rafforzare la leadership della presidente del Consiglio e, al contrario, mettere in difficoltà la principale avversaria, una Schlein sempre più all'angolo.
Il quotidiano economico britannico certifica il cambio di percezione dei mercati sull’Italia, che insieme alla Spagna si lascia alle spalle l’etichetta di periferia dell’euro. “Lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi a dieci anni si è ristretto a circa 70 punti base: il minimo dalla fine del 2009”. Un risultato che, pur in un quadro di crescita più lenta, viene attribuito all’impegno del governo Meloni sul deficit e alla credibilità complessiva della sua linea economica. “Il mercato guarda allo spread: il restringimento del gap ha riportato alla porta anche gli investitori più prudenti”.
Elly Schlein, fine corsa: "Con lei non si vince", cosa si muove nel Pd
Immagino, conoscendone la lunga storia politica, tutta a sinistra, nella versione comunista e post-comunista del Pci e d...Di segno opposto il ritratto dedicato da Haaretz a Elly Schlein, incorniciato da una domanda che suona già come una sentenza: "Questa outsider politica di sinistra con radici ebraiche, può davvero sfidare la Meloni in Italia?". La risposta è negativa e viene affidata anche al politologo Carlo Galli, ex deputato Pd, che non risparmia critiche: "Schlein non sembra condividere il carisma naturale e la facilità di comunicazione di Meloni. Spesso ha faticato goffamente a spiegare il suo background personale e a renderlo appetibile agli elettori italiani".
Hannoun, Debora Serracchiani attacca la destra: "Hanno strumentalizzato il caso"
Hannoun finisce in manette ma per Debora Serracchiani è la destra a strumentalizzare. Tutto vero. Nel giorno in c...Nel quadro tracciato dal quotidiano israeliano pesa anche un dettaglio politico non secondario: Haaretz avrebbe chiesto un’intervista alla segretaria dem, senza ottenerla. Un silenzio letto come imbarazzo sulla crisi mediorientale e che rafforza l’immagine di una leader ancora incerta, mentre Meloni continua a incassare consensi e credibilità fuori dai confini nazionali.




