Libero logo

Hannoun, "I sindaci Pd che pendevano dalle sue labbra": una bomba politica

domenica 28 dicembre 2025
Hannoun, "I sindaci Pd che pendevano dalle sue labbra": una bomba politica

2' di lettura

Come prevedibile, la clamorosa inchiesta di Genova che ha portato all'arresto di Mohammad Hannoun e altre 8 persone accusate di finanziamenti occulti ad Hamas per 8 milioni di euro è diventato un tema politico, visti i rapporti strettissimi che hanno legato lo stesso presidente dell'Associazione Palestinesi in Italia a innumerevoli esponenti di spicco delle opposizioni.

A squadernare il libro degli imbarazzi della sinistra ci pensa Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, facendo nomi e cognomi: "Quando chiederanno scusa tutta la serie di sindaci del Pd che pendevano dalle labbra di Hannoun durante i suoi comizi. Faccio nome e cognomi: Salis di Genova, Leccese di Bari, Sala di Milano e altri ancora. Hannoun ha goduto di sostegno e complicità da ambienti di sinistra di ogni tipo. Ha potuto arringare il pubblico nelle piazze di Milano, mentre avrebbe raccolto fondi per Hamas e quindi per il terrorismo".

Gasparri ricorda come questo tema fu sollevato, anche da esponenti del centrodestra in Parlamento oltre che da inchieste "coraggiose" pubblicate da alcuni giornali. "Le Forze di polizia hanno investigato e la Magistratura - prosegue il capogruppo azzurro a Palazzo Madama - ha meditato a lungo prima di assumere provvedimenti indispensabili". Tuttavia, osserva Gasparri, "mentre questi personaggi vengono arrestati assistiamo sconcertati allo spettacolo del Procuratore nazionale antimafia Melillo che emette giudizi su Israele, la Palestina e il Medio Oriente come se competesse a un organo come la Procura nazionale antimafia dare giudizi di natura storica e politica che competono ad altri ambiti. Il procuratore forse vuole imitare i suoi predecessori candidandosi e cominciando a esercitare una funzione politica anche durante la sua funzione?", chiede Gasparri ammonendolo ad astenersi "da pressioni improprie di ogni genere".

"Ora - conclude il presidente dei senatori di FI - plaudiamo alle forze investigative che hanno scoperto questa rete di finanziamenti al terrorismo di Hamas. Deprechiamo quelli che hanno consentito ad Hannoun di delirare nelle piazze italiane. Difendiamo i principi di libertà e di democrazia. In Italia tutti possono praticare il loro culto, in Italia tutti possono esprimere le proprie idee, ma non possono alimentare il fondamentalismo come avrebbe fatto Hannoun e non possono spaccare teste di poliziotti e carabinieri come fanno da anni i cosiddetti 'centri sociali' tipo Askatasuna che vanno chiusi per porre fine all'illegalita'".