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Bocchino: "Improbabile una crisi di maggioranza"

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Il capogruppo di Fli alla Camera interviene a Mirabello alla vigilia del discorso di Fini: "Bene la decisione del premier sul processo breve"

Eleonora Crisafulli
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Alla vigilia del tanto atteso discorso di Gianfranco Fini, parla a Mirabello il capogruppo alla Camera di Futuro e libertà Italo Bocchino. La decisione del premier di togliere il processo breve dai temi in discussione per la tenuta del Pdl e della maggioranza convince il finiano: sicuramente "ci sono dei segnali positivi che possono spingerci a dire che appare improbabile una crisi della maggioranza che noi abbiamo sempre detto non avremmo mai procurato con il ricorso alle elezioni anticipate". E ancora: "Il nostro pensiero sul processo breve è noto. Comunque è bene che alle parole di Berlusconi risponda domani il presidente Fini da Mirabello". A questo punto Futuro e libertà invita il premier a far rientrare i propri esponenti nel Pdl: "Un appello - secondo Bocchino - che cadrà nel vuoto. Già abbiamo vissuto la guerra dei numeri quando dicevano che con Fini sarebbero andati quattro gatti... poi i numeri sono stati diversi. Penso che Berlusconi, per il suo spessore e la sua leadership, farebbe bene a interloquire con i gruppi di Futuro e libertà nella sua qualità di capo del governo e leader della coalizione" tenendo conto che "i leader di Fli hanno chiarito che sono ancorati culturalmente e politicamente nel centrodestra e che voteranno sempre la fiducia al governo e tutti i provvedimenti che fanno parte del programma. È meglio interloquire che cercare una campagna acquisti". Decide Berlusconi - In definitiva "se siamo dentro o fuori dal Pdl non dipende da noi ma dalla validità delle decisioni di Berlusconi", perché se Fini è incompatibile a ricoprire la carica di presidente della Camera come annunciato dal premier allora "tutto il gruppo di Futuro e libertà è incompatibile a stare nella maggioranza. Sosterremo il governo Berlusconi fino all'ultimo giorno della legislatura garantendo per altro al premier quello scudo giudiziario che è giusto abbia chi è vittima di un'aggressione da troppi anni". Dopo la proposta di Rosy Bindi, Bocchino ribadisce quindi ancora una volta che è da escludere un'alleanza con il Pd: "E' inimmaginabile perché noi siamo di destra e loro sono di sinistra. Non c'è nessuna ragione per cui dovremmo cambiare. Siamo stati eletti per sostenere l'ultimo governo Berlusconi assieme a Pdl e Lega e questo faremo fino all'ultimo". Un nuovo partito - Per conoscere il futuro del movimento fondato dai finiani usciti dal Pdl si dovrà attendere il comizio di domani. "La prospettiva di un nuovo partito ha bisogno di ventiquattro ore per sentire le parole di Fini. Sono convinto che ci sarà un segnale molto importante per la politica italiana ancor prima delle parole di Fini". Perché, conclude il capogruppo "credo ci sarà un movimento di popolo così significativo che farà capire che Fini non rappresenta una crepa nel Pdl ma una situazione politica di cui non si può non tenere conto".

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