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Ma il premier non si sbottona; vieta ai suoi ministri la politica

Monti è convinto che per svolgere il proprio compito il governo deve mantenere la distanza dai partiti

Lucia Esposito
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Monti che pure per i suoi colleghi che hanno gestito la crisi economica internazionale  - da Merkel ad Obama - prevede una continuità al governo, non parla di sè. Nonostante l'endorsement di Berlusconi su una possibile permanenza di Monti sulla scena politica. Perché di sé non dice nulla? Nel retroscena di Francesco Verderami sul Corriere della Sera, l'ipotesi è che Monti taccia "perché teme che una sola parola fuori posto sull'argomento possa generare anticorpi tali da mettere in difficoltà l'azione di governo". Il premier ha esortato più volte i suoi ministri dall'astenersi da iniziative politiche che potrebbero destabilizzare la strana maggioranza in Parlamento. Ha imposto l'embargo su questioni come la bioetica, la legge elettorale, le riforme costituzionali. 

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