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Pierpaolo Sileri contro Roberto Speranza: "Solo 4 posti per tavolo al ristorante? Da rivedere"

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Il limite riconfermato di un massimo di quattro persone al tavolo fa indignare anche Pierpaolo Sileri, tanto che al ministero della Salute si intravedono i primi malumori. "Il limite, per maggior sicurezza, è ancora fissato a 4. Spero che venga presto rivisto perché chiaramente è molto restrittivo", ha commentato il sottosegretario alla Salute ospite a Un giorno da pecora su Rai Radio1. Ma è alla domanda più esplicita, quella se è più d’accordo con Speranza o con la Gelmini, che Sileri non lascia dubbi: "Io sono tra quelli che era per l’aumento dei posti a tavola, aumenterei i posti a 8-10. E dai primi di luglio liberalizzerei perché avremo oltre 30 milioni di persone con almeno una dose di vaccino". Insomma, il sottosegretario è dalla parte del ministro di Forza Italia. 

 

 

Non a caso, stando a un retroscena fornito dal Corriere della Sera, il ministro della Salute e quello per gli Affari regionali in materia si sono parecchio scornati. "Il limite resta in vigore nelle zone gialle e in quelle bianche", aveva chiarito l'esponente di Leu scatenando l'ira dell'azzurra: "Questa regola è da cambiare". Dalla parte della Gelmini non solo i governatori delle regioni, ma anche la Lega. Proprio il partito di Matteo Salvini, più intransigente in fatto di restrizioni, non le ha mandate a dire: "Ho chiesto al ministro Speranza di evitare la ridicola limitazione dei 4 a tavola al ristorante, al chiuso e all'aperto, almeno nelle zone bianche", perché "non ha più senso". 

 

 

Il Carroccio è però pronto a combattere anche un'altra battaglia: quella sul blocco dei licenziamenti: "Ieri ho parlato col presidente Draghi e col presidente di Confindustria... mi sembra che la mediazione proposta e raggiunta da Draghi sia assolutamente positiva. Quindi fino a ottobre tutela per le categorie più a rischio e da giugno, per le categorie che non hanno problemi di licenziare ma semmai di assumere, bisogna lasciare totale libertà di azione perché le aziende assumano". 

 

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