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Beppe Grillo, rissa al telefono con Giuseppe Conte: "Scordatelo, sono io quello che si è fatto...", la frase sconcertante

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La rottura è definitivamente compiuta. Affondano le speranze di che pensava di poter vedere una riappacificazione tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo. Nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì 29 giugno, il primo ha replicato al secondo con toni durissimi. L'ex premier ha chiesto di votare un nuovo statuto M5s, da lui scritto, che prevede sì il ruolo di garante per il comico, ma che sia un ruolo quasi figurativo. Insomma, il presunto avvocato del popolo chiede pieni poteri grillini.

 

Per ora, la replica ufficiale di Grillo non è arrivata. Ci si limita agli sfoghi fatti trapelare su Dagospia, in cui bolla Conte come "in balia di Marco Travaglio", come "un arrogante", per arrivare anche a dileggiarlo per come si fece "soffiare" la poltrona a Palazzo Chigi quando arrivò Mario Draghi.

 

Allo scontro finale, lo si ricorda, si è arrivati dopo una telefonata, avvenuta domenica, tra Grillo e Conte, l'ultimo tentativo di riconciliazione clamorosamente fallito. E su quella telefonata, ecco che ancora da Dagospia arrivano ulteriori dettagli. Definita "un disastro", secondo Dagospia, Conte avrebbe chiesto a Grillo di volere il simbolo del M5s. E il comico gli avrebbe risposto: "Scordatelo, guarda che sono io che mi sono fatto nuoto lo stretto di Messina". Insomma, si vola altissimo...

 

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