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Non è l'arena, Matteo Bassetti lascia il collegamento. Giletti: "Sta vivendo un momento compllicato"

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Dopo le accuse di Gianluigi Paragone, il professor Matteo Bassetti lascia il collegamento con Non è l'arena, su La7. Al ritorno dalla pubblicità è Massimo Giletti a comunicarlo al pubblico, visibilmente deluso. Pochi minuti prima, un durissimo scontro su Covid e vaccini si è trasformato in un "agguato al veleno" nei confronti dell'infettivologo. 

 

 

 

 

 

"Ho sentito panzane in studio", esordisce Bassetti riferendosi a quanto detto da Nunzia Schilirò, vicequestore di Roma sospesa per le sue posizioni No Green pass, e dallo stesso Paragone, leader di Italexit e apertamente no vax. E proprio Paragone replica colpendo il professore nel suo intimo: "Lei è un figlio di papà, è vero o no che suo padre lavorava nel suo stesso ospedale a Genova e che l'ha piazzato lì?".

 

 

 

 

 

"Sono orgoglioso di mio padre, che tra l'altro è morto 17 anni fa, e io la mia carriera me la sono fatta e sudata come chiunque altro", risponde Bassetti visibilmente spiazzato dall'affondo personale. Giletti è in difficoltà, Paragone rincara: "Non può fare il più fico del bigoncio, l'ho rimesso a terra". Bassetti annuncia una querela, poi dopo la pausa il colpo di scena: collegamento chiuso in anticipo.

 

 

 

 

 

 

Giletti si rivolge direttamente a Paragone: "Bassetti sta vivendo un periodo complicato, ha ricevuto minacce. La dialettica ci sta, però...". "Se pronti via - si difende il senatore ex M5s - Bassetti si può permettere che quello che dice chi è in studio è niente, allora io gli ricordo...". "No no, stai cercando un alibi - contrattacca Luca Telese -. Ti aveva messo in difficoltà sui numeri, che conosce meglio di te, e tu lo hai attaccato con un colpo basso. E se lo attacchi con un colpo basso nel momento in cui è sotto scorta, questo è squadrismo".

 

 

 

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