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Viva Rai 2, "blitz e carta bianca": così la Rai diventa tele-Fiorello

Daniele Priori
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Altro che TeleMeloni. Da lunedì mattina all’alba la Rai torna ad essere TeleFiorello. Già perché è giunta finalmente l’ora, a partire dal prossimo 6 novembre, alle 7 del mattino, di sciogliere le briglie alla grande squadra di Viva Rai 2!, capitanata dal cavallo di razza, Rosario Fiorello che, forte delle due settimane di anteprima tra Instagram e RaiPlay, appare già in forma più che smagliante per mettersi alla guida della seconda stagione del suo programma, presentato ieri all’interno della palazzina Rai di via Asiago con una conferenza stampa trasformatasi in un vero e proprio show esclusivo di oltre due ore.

VIA ETERE, VIA TV, VIA WEB
Fiorello era accompagnato dalla sua nutritissima squadra di autori e dalle due telespalle predilette: Fabrizio Biggio e Mauro Casciari. Obiettivo: svegliare il pubblico di Rai 2 e non solo. Fiore servirà ancora una volta, a resuscitare in primis gli ascolti del secondo canale. Lo showman fa un po’ di scongiuri ma i dirigenti Rai, solo a vederlo, sembrano già più rilassati. La fiducia riposta in Fiorello è totale. Non gli è stata lasciata solo carta bianca nei contenuti ma praticamente il mattatore ha ricevuto le chiavi dell’azienda con la possibilità (che pare quasi un auspicio) di veder spuntare Rosario in tutti i luoghi e in tutti i laghi di casa Rai, persino nei telegiornali.

 

 

Fiorello che cita anche Enzo Tortora e poi canta Ricominciamo con Pappalardo, è sempre più l’uomo “crossmediale” della Rai. Lo vedremo, infatti, la mattina in diretta su Ra 2 e su RaiPlay (dove poi tutti i contenuti resteranno fruibili per sempre). Confermata la replica nella terza serata di Rai 1, con passaggi su Rai Radio Tutta Italiana e una replica radiofonica su Radio 2, in quella che fu l’ora, quasi vent’anni fa, di Viva Radio2. Della serie: i governi cambiano, la Rai (e Fiorello) restano. La formula magica continua ad essere il “cazzeggio in divenire”, l’unica vera regola del portentoso “mattin show”, uno spettacolo completamente trasversale in termini di audience. Viva Rai2!, infatti, piace ed è seguito dai laureati come dai bambini in età pre-scolare e dai pensionati: «Qualcosa del genere - rivela Fiorello - mi era capitato solo ai tempi del Karaoke su Italia Uno che era seguito allo stesso modo dai giovani e dagli anziani».

Il segreto è il buonumore di quei 45 minuti che non si lasciano contaminare dalle brutte notizie come quelle provenienti dai fronti di guerra. «Non si può scherzare su tutto, sappiamo tutti il periodo che stiamo attraversando. Noi però facciamo quello per cui siamo stati chiamati, senza nessun riferimento a tutto ciò che ci sta angosciando». Una formula che nasce in realtà da lontano, ha rivelato Fiorello. Dai primi tentativi di collegamento in diretta su Twitter in un bar, leggendo i giornali. Era il 2010. Dodici anni prima del “delitto perfetto” di via Asiago, dove solo lo scorso anno ha preso vita lo spettacolo tv divenuto prototipo internazionale: «Qui è venuta anche la Pausini e si è messa a fare le prove alle sei di mattina».

 

 

«NON CONDURRÒ MAI SANREMO»
Un miracolo finora non riuscito, pare proprio a causa dell’orario, col vincitore dell’ultimo Sanremo Marco Mengoni che però dovrebbe materializzarsi come primo ospite nella puntata inaugurale della seconda stagione in onda dal nuovo glass piazzato al Foro Italico, vicino allo stadio Olimpico, dopo le lamentele dei residenti di via Asiago che hanno costretto lo show a traslocare in un’area della capitale non abitata. Un glass gemello sarà installato a Sanremo la settimana del Festival. «Non lo condurrò mai», ha chiarito ancora una volta Fiore (mentre l’ad Rai, Roberto Sergio, apre alla conduzione di Amadeus anche nel 2025), «perché non è il mio mestiere ma ci sarò e potrò entrare all’Ariston, almeno fino a metà sala. Solo l’ultima serata salirò sul palco, prenderò per mano Amadeus e gli dirò basta, andiamo via, è finita». Mentre Viva Rai 2! continuerà con l’obiettivo di continuare a dar vita allo show totale. È TeleFiorello, mica il Nove. Ditelo a Fazio (e pure alla Fagnani, viste le voci che girano...). Che non faccia strani pensieri. Sennò Fiore sarà costretto a tagliare le gomme alla macchina di Mentana. Risate e sipario. Si può ricominciare. 

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