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Rai, Serena Bortone? Che flop: ospita Sting, ecco come va a finire

Daniele Priori
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Che sarà di Serena Bortone e del suo programma già dal titolo presagio di sventura se l’audience non lo fa alzare nemmeno Sting? Domanda da un milione di dollari. La risposta non c’è. A seppellire ogni speranza dell’erede di Fabio Fazio nel sabato di RaiTre ci sono solo i numeri, davvero impietosi, degli ascoltatori, nemmeno mezzo milione di persone (davvero poche) per 2,6% di share sopravvissuti a una lentissima messa cantata lunga oltre un’ora consumatasi tutta tra bombe che fioccano su Gaza e bombe d’acqua che allagano tragicamente la Toscana, prima dell’arrivo di Sting (negli ultimi venti minuti) chiamato a fare un miracolo di San Gennaro fuori stagione che, manco a dirlo, non si è verificato.

Lui, chitarra colored in dotazione, realizzata con pezzo di legno delle barche dei migranti, presente per fare la ola al docufilm napoletano firmato dalla sua signora Trudie Styler, nelle vesti della regista, già presentato nelle scorse settimane alla Festa del Cinema di Roma. Titolo: Posso entrare? An ode to Naples. 

 

 

A fianco a lei un altro uomo dei miracoli scelto come spalla e comparsa auspicabilmente apotropaica per Serena: il parroco del Rione Sanità, don Antonio Loffredo, prete coraggio giunto dal cuore di Napoli all’occorrenza utile anche per una estrema unzione a programma in corso, sai mai... Che sarà, infatti, purtroppo per la Bortone è una trasmissione epigrafe di se stessa resa un po’ più viva solo dalla verve, ancora partenopea, di quel signore d’altri tempi che è Paolo Cirino Pomicino ancora capace di mantenere i ritmi rock and roll da Prima Repubblica.

Quando la Rai serviva a dare fiato a nani e ballerine mentre ora capita per lo più di assistere a cadute (fughe) degli dei e funerali dell’auditel. Basta dare un’occhiata ai dati degli altri, snocciolati impietosamente ieri mattina, che vedono la Bortone sorpassata anche dalla replica di Fratelli di Crozza proprio sul Nove (2,9%) e anche da Augusto Minzolini che su Rete 4 con la sua Stasera Italia Weekend ha fatto il 3,3%.

 

 

Che sarà dunque? Nulla. Perché il colpo non è riuscito, come detto, nemmeno alla rockstar a stelle e strisce, prodottosi per l’occasione anche in una esibizione live chitarra e voce nel suo brano dal titolo Fragile. «In questo periodo in cui fragili siamo un po’ tutti...» ha sottolineato Serena, tirandosela pure un po’ anche sola viene da dire. Lei che, per restare in tema con la discografia di Sting, pare sempre di più una rosa nel deserto degli ascolti. Lei, alla quale l’unica impresa riuscita, ad oggi, in questa mesta e ingenerosa collocazione perla fu regina del pomeriggio di RaiUno, è quella di mettere a segno la prova (oh no, ancora!) del Nove sulla radice quadrata dello share. Ben oltre il Nove per Fazio sul Nove. Al di sotto del tre per Serena su RaiTre. Che però, le va riconosciuto, ce la mette davvero tutta. Provando a cacciare dalla bocca della bionda regista consorte piccantissimi segreti sul “nomignolo” con cui lei chiama il marito Sting in privato, provocando moti a metà tra la depressione e l’ira nell’ospite, rimasto in collegamento forse solo per amore della consorte in tour promozionale al di qua dell’oceano. Tutto il resto è noia. Senza nessuna possibile assoluzione. Nonostante il prete in studio. 

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