(Adnkronos) - Sono esposte le opere di alcuni grandi fotografi delle origini, primo fra tutti Felice Beato (1833 - 1907) che, immediatamente seguito da artisti giapponesi, diede vita a uno stile, chiamato Scuola di Yokohama. Il percorso espositivo, organizzato per sezioni, indaga la rappresentazione del paesaggio e la natura ''educata'' dalla cultura, il gusto dell'esotismo e il profondo rapporto tra la fotografia e le stampe dell'ukiyo-e. L'immagine della donna e' colta nei molteplici aspetti della bellezza e della vita quotidiana, in casa, al lavoro nelle botteghe e nei campi, nei quartieri a luci rosse chiamati ''citta' senza notte''. La relazione fra il sacro e il profano viene esaminata attraverso una serie di fotografie che ritraggono le attivita' lavorative e altre scene di vita comune, i templi, le cerimonie e le feste. La mostra si snoda con le opere dei grandi interpreti della fotografia giapponese, come Kusakabe Kimbei, considerato da molti il piu' eccellente interprete della Scuola di Yokohama.