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Piazza Fontana: risarcito un sopravvissuto 42 anni dopo la strage/Il punto (6)

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Cronaca

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(Adnkronos) - L'11 aprile 1995 a Milano, con una inchiesta parallela sull'estremismo di destra, il giudice istruttore Guido Salvini rinvia a giudizio Giancarlo Rognoni, Nico Azzi, Paolo Signorelli, Sergio Calore, Carlo Digilio e Ettore Malcangi e trasmette a Roma gli atti che riguardano Licio Gelli per il reato di cospirazione politica. Ma la nuova inchiesta sulla strage e' affidata ai pm Maria Grazia Pradella e Massimo Meroni. A luglio 1995 Delfo Zorzi e Carlo Maria Maggi, di Ordine Nuovo, sono iscritti nel registro degli indagati con l'accusa di strage. Dopo quattro anni l'8 giugno 1999 vengono sono rinviati a processo Zorzi, Maggi e Giancarlo Rognoni; nei confronti di Stefano Tringali viene contestato il favoreggiamento. In seguito viene rinviato a giudizio anche Carlo Digilio. Il 24 febbraio 2000 davanti ai giudici della II Corte d'Assise di Milano inizia l'ennesimo processo. Il 30 giugno 2001 i giudici nell'aula bunker di San Vittore accolgono le conclusioni dell'accusa e condannano Zorzi, Maggi e Rognoni all'ergastolo. Stefano Tringali viene condannato a tre anni, mentre i giudici ravvisano la prescrizione per Digilio. Nelle motivazione della sentenza depositate il 19 gennaio 2002 i giudici considerano i ''pentiti'' Digilio e Martino Siciliano ''credibili''. (segue)

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