Liberalizzazioni: Ceccarelli (Pd), Toscana dice no a tesoreria unica
Economia
Firenze, 7 mar. - (Adnkronos) - Rivedere l'obbligo del sistema di tesoreria unica degli enti locali. E' quanto chiede una mozione, presentata dai consiglieri regionali del Pd, primi firmatari il capogruppo Vittorio Bugli e Vincenzo Ceccarelli, approvata questa mattina all'unanimita' dal Consiglio regionale della Toscana. La giunta regionale ora dovra' attivarsi nei confronti del Governo ''affinche' sia rivisto il contenuto dell'articolo 8 del Decreto-Legge n.1/2012 nella parte relativa alle disposizioni in materia di tesoreria unica al fine di salvaguardare la liquidita' di tutti quegli Enti locali che oramai da tempo con i propri comportamenti virtuosi e rispettosi dei limiti imposti dal Patto di Stabilita' stanno contribuendo al consolidamento dei conti pubblici, contemperando, spesso in virtu' di consistenti sacrifici collettivi, le esigenze generali con le legittime istanze provenienti dai territori chiamati ad amministrare''. ''Il decreto sulla concorrenza e lo sviluppo recentemente emanato dal governo Monti - spiega Ceccarelli - prevede una sospensione del regime di tesoreria mista per tutti gli enti pubblici fino al 2014. Si tratta di una ''sottrazione'' di disponibilita' finanziarie che potrebbe avere effetti pesanti per gli enti locali. In sostanza accadra' che comuni e province dovranno trasferire i propri depositi dalle attuali tesorerie, individuate mediante gara e fonte di benefici diretti alla comunita', alla tesoreria unica, soggetto con il quale e' impossibile negoziare il tasso d'interesse con conseguente perdita di risorse''. ''La questione ha gia' sollevato le proteste dell'associazione nazionale dei Comuni e di alcune Regioni. Anche per noi si tratta di una misura ingiusta e punitiva per quegli enti che ormai da anni hanno garantito un comportamento virtuoso e di pieno rispetto dei vincoli del Patto di Stabilita', oltre ad essere in contraddizione con il processo di federalismo fiscale. Ora - conclude Ceccarelli - si rischia anche la disdetta dei contratti di tesoreria dei piccoli Comuni''.