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Roma: carabinieri distruggono oltre due tonnellate di cocaina in termovalorizzatore (4)

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Cronaca

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(Adnkronos) - Nel corso dell'indagine e' stato riscontrato come il sodalizio fosse in grado di ricorrere a vari metodi di occultamento della droga, disponendo evidentemente di collaudati appoggi logistico-operativi in vari paesi sudamericani come l'Argentina, il Brasile, la Bolivia e il Cile. In particolare, la cocaina e' stata occultata all'interno di: telai in metallo di carrelli agricoli; lattine per alimenti confezionate in maniera del tutto identica ad un prodotto (''palmito'') commercializzato da una ditta boliviana; confezioni di prodotti di artigianato colombiano (bambole in legno); materiale di imballaggio di pannelli e parquet in legno. In Italia il gruppo criminale oggetto di indagine operava in piu' localita' e, in particolare, nelle provincie di Vibo Valentia, Bari e Bologna, nonche' in Lombardia ove, si ritiene, fosse destinata una buona parte della droga sequestrata a Gioia Tauro e Livorno. Parte dei carichi di stupefacente sequestrati al sodalizio era invece verosimilmente destinato al Nord Europa. L'indagine, condotta dalla 3^ Sezione del Nucleo Investigativo di Roma, e' stata sviluppata anche grazie a una proficua attivita' di cooperazione internazionale avviata tramite la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga italiana (Dcsa), con il Soca britannico (''Serious Organized Crime Agency'') ed il Das (''Departamento Administrativo de Securidad'') colombiano. Presso i porti di Gioia Tauro e Livorno l'Agenzia delle Dogane - Servizio Antifrodi doganali ha fornito un considerevole supporto e collaborazione ai Carabinieri per operare il sequestro delle 2,2 tonnellate di cocaina. I sequestri in parola sono fra i maggiori mai operati in Europa negli ultimi 20 anni. Il valore economico dei 2.200 kg di cocaina purissima sequestrati dai Carabinieri di via in Selci si aggira sui 500 milioni di euro sul mercato dello spaccio al dettaglio.

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