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Livorno: Villa Maria, iniziati i lavori per il recupero dei locali a piano terra (5)

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Cronaca

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(Adnkronos) - Anche i decori interni e le pavimentazioni a mosaico sono probabilmente da attribuire all'intervento di Rodocanacchi, vista la continuita' tra quelli della villa vera e propria e quelli della torretta. Viene inoltre realizzato l'ingresso a forma di castelletto su via Calzabigi, che portava a quello che probabilmente era l'ingresso principale, data anche la maggiore ricchezza delle decorazioni, e che oggi invece e' il retro. Nel 1904 la villa diventa di proprieta' di Giovanni Lazzara, un commerciante e produttore di corallo, che vi installa il suo laboratorio e arricchisce la proprieta' con nuovi ambienti, e il parco con nuovi alberi altissimi, presenti ancora oggi. Durante la Seconda Guerra Mondiale diventa sede del comando tedesco della Wermach; nel dopoguerra passa in proprieta' agli eredi di Giovanni Lazzara, che nel 1960 la donano al Comune di Livorno, per farci la sede di un edificio pubblico a destinazione culturale, come si legge nella lapide commemorativa presente sulla facciata principale, datata 31 ottobre 1962. Infatti, dopo alcuni lavori di restauro e riadattamento, la villa diventa la sede del Museo Progressivo di Arte Contemporanea, dove vengono esposte opere importanti di proprieta' dell'Amministrazione Comunale. Nel frattempo la proprieta' subisce notevoli riduzioni: i terreni intorno alla villa vengono lottizzati, per fare spazio a nuovi insediamenti abitativi e l'edificio perde la posizione baricentrica che aveva in origine. Dal 1989 al 2006, anno della sua chiusura, la struttura ha ospitato la sezione di storia locale della Biblioteca Labronica.

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