Chiede risarcimento di 600mila euro all'amante (presunto) della moglie
Cronaca
Spoleto, 14 mar. (Adnkronos) - Sostiene che la moglie e' stata ''insidiata con un comportamento ossessivo che l'ha portata a rovinare la vita familiare e a sottrarsi agli obblighi coniugali''. Per questo, al presunto amante della moglie chiede un risarcimento di 600mila euro per danni morali, 200mila per lui e 200mila a testa per i due figli in base all'articolo 2043 del codice civile in materia di responsabilita' extracontrattuale. E' iniziato ieri mattina a Spoleto il processo davanti al presidente della sezione civile del tribunale, Emilia Bellina che per ora si e' riservata di decidere su alcune eccezioni sollevate da Marco Brusco, l'avvocato dell'uomo citato in giudizio dal marito. L'avvocato sostiene che: ''Il mio assistito nega di essere l'amante della donna. E comunque la moglie non e' proprieta' del marito. Quindi anche se fosse vero non c'e' nessuna legge che vieta a un uomo di andare a letto con una donna sposata''. Il marito dell'adultera sostiene anche di essere andato in depressione e per certificarlo ha prodotto un certificato medico. Inoltre ha prodotto delle risultanze investigative che proverebbero il tradimento della moglie. L'uomo, assistito dai legali Feliziani e La Spina, con il suo ricorso ha creato un precedente che non si era mai verificato fino ad ora in Italia.