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Storia: Gramsci, spunta mistero su casa in cui abito' a Roma per due anni

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Cultura

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Roma, 25 mar. -?(Adnkronos) - Un'ombra inquietante, legata alle trame della polizia politica fascista, si stende sull'ospitalita' accordata a Roma dalla famiglia tedesca di Mario Passarge ad Antonio Gramsci, che tra il 1924 e il 1926 (l'8 novembre di quell'anno fu arrestato) si stabili' nel villino in via Vesalio e poi in via Morgagni. Accettando quell'ospitalita' il leader del partito comunista italiano corse gravi pericoli. La stretta, personale e lunga amicizia tra Mario Passarge e Carmine Senise, futuro capo della polizia di Benito Mussolini, testimoniata dalla protezione offerta alla famiglia e dalle corrispondenze intrattenute anche dalle due figlie, induce a ritenere che le autorita' di polizia avessero autorizzato i Passarge a ospitare il capo rivoluzionario sardo. E' quanto emerge da una ricerca condotta da Dario Biocca, professore di storia contemporanea all'Universita' di Perugia, basata soprattutto sui documenti del Ministero dell'Interno custoditi all'Archivio Centrale dello Stato a Roma e pubblicata sulla rivista ''Nuova Storia Contemporanea'', diretta da Francesco Perfetti (Le Lettere editrice). Senza una segreta autorizzazione, la famiglia tedesca sarebbe divenuta oggetto di controlli, ritorsioni e provvedimenti di espulsione nei confronti di Mario Passarge, come testimonia il procedimento avviato nel novembre del 1925 che fu tuttavia subito revocato per iniziativa di Mussolini. ''Lo stesso Senise, negli anni in cui raggiungeva i vertici degli apparati direttivi del Ministero dell'Interno, non avrebbe intrattenuto rapporti cordiali con un cittadino straniero sospettato di spionaggio o simpatie per il movimento comunista, ne' avrebbe frequentato la sua casa'', scrive Biocca. (segue)

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