Bologna, 9 apr. - (Adnkronos) - In Emilia Romagna il 6 e 7 maggio si votera' in 18 comuni, di cui 2 capoluoghi di provincia: Parma e Piacenza. Anche qui, la politica, scossa dall'ondata critica che viene dalla base e in difficolta' per i sondaggi che la vedono costantemente in calo di credibilita', mostra un volto quasi creativo e allaccia alleanze inedite per conquistare 18 poltrone, di cui al momento 5 sono occupate da commissari straordinari, 9 da sindaci civici, 3 da coalizioni miste tra civici e centrosinistra e una sola dal centrodestra. Il caso piu' eclatante e' quello di Parma, dove i vertici di Fli hanno deciso, non senza divisioni interne ai finiani, di sostenere Vincenzo Bernazzoli, esponente del Pd e attuale presidente della Provincia. L'intento e' quello marcare il solco rispetto alla debacle del sindaco civico sostenuto dal Pdl (e inizialmente anche dall'Udc) Pietro Vignali, dimissionario dopo gli scandali sulle presunte tangenti ricevute dai suoi piu' stretti collaboratori e funzionari comunali, compreso l'assessore alla Scuola che fu coinvolto nello scandalo sulle mense scolastiche. Un caso che porto' Vignali a lasciare e la citta' ducale al commissariamento. Per prendere le distanze dunque dai berlusconiani che sostengono il candidato a sindaco Paolo Buzzi, ex vicesindaco di Vignali, i finiani si ritrovano pero' in una coalizione, fianco a fianco con il Pdci, abbattendo in modo del tutto inusuale uno storico divario tra destra e sinistra. Ci riprova, invece, con il sostegno dell'Udc Elvio Ubaldi, predecessore di Vignali e allora suo sostenitore, nonche' ultimo presidente del consiglio comunale. (segue)