Milano, 9 apr. (Adnkronos) - Renzo Bossi segue, ancora una volta, le orme del padre e dopo le dimissioni del Senatur dalla carica di segretario federale della Lega Nord, oggi il giovane Bossi ha annunciato le sue dimissioni da consigliere regionale. Un passo indietro che arriva dopo le tre inchieste giudiziarie su presunti rimborsi elettorali usati per pagare i conti della famiglia Bossi e l'intervista-video del suo autista. Nelle intercettazioni emerge come decine di migliaia di euro siano state distratte per pagare i conti de 'Il Trota', l'appellativo con cui il padre Umberto si e' sempre rivolto al figlio. Un mancato 'delfino' con la passione delle auto lussuose e delle belle ragazze, da sempre bersaglio dell'ironia dei comici e della rete. La 'saga' della famiglia Bossi ha visto protagonista Maurizio Crozza, mentre i giornali di gossip si sono occupati di Bossi jr per la sua relazione con la 'naufraga' Eliana Cartella, poi ex del calciatore Mario Balotelli. E l'amore per i motori e' finito nell'inchiesta giudiziaria. Un "bel parco macchine", con l'ultimo acquisto "per il principe" che sarebbe costato 50mila euro. La Bmw X5, con cui oggi ha lasciato la sede di via Bellerio, sarebbe stata pagata con i rimborsi elettorali. Non solo: con i soldi del partito sarebbero stati pagati il diploma di Renzo, con un passato scolastico non brillante, e le rate per l'universita' londinese. "Dal 2010 sta 'prendendo' una laurea ad un'universita' privata di Londra e so che ogni tanto ci va a frequentare e chiaramente le spese sono tutte a carico della Lega...credo che il costo sia sui 130.000", dice la segretaria Nadia Dagrada a verbale. "Renzo Bossi si dimette, ma il Cepu lo difende: 'Non sa contare, non puo' aver rubato'", e' solo l'ultimo dei tanti tweet di cui e' vittima. Renzo, che si e' sempre difeso dalle accuse, oggi sceglie di fare un passo indietro: "Non sono indagato, ma credo che sia giusto e opportuno per il mio movimento fare un passo indietro".