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Il capo dei vigili di Roma se ne va: Marino lo voleva "spaventapasseri" agli ambulanti

Doveva mettere 300 'pizzardoni' a presidio del centro storico, ma senza fare multe. Una farsa a cui Buttarelli si è voluto sottrarre

Sebastiano Solano
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Oltre che pessimo ciclista, Ignazio Marino si sta rivelando anche un pessimo Sindaco. Sulle sue qualità di ciclista abbiamo già detto. In molti, all'interno del Campidoglio, commentano ironicamente sulla quantità di camicie necessarie al sindaco pedalatore, altri si chiedono come farà in inverno con la pioggia. Fosse solo questo.  Il capo dei vigili se ne va - Il vero dramma è che Marino non gode della fiducia nemmeno di quelli che sono i suoi collaboratori. L'ultimo caso è quello di Carlo Buttarelli, capo dei vigili della Capitale, che ieri pomeriggio, domenica 7 luglio, ha rassegnato le dimissioni. Motivo? "Ragioni personali", è la versione ufficiale. In realtà, Buttarelli ha battuto sul tempo l'inquilino del Campidoglio che, come rivela Repubblica, stava per licenziarlo perché "è venuto meno il rapporto fiduciario". La realtà, però, è ben diversa. Buttarelli si è dimesso per una questione di dignità. Ha lasciato l'incarico perché non aveva nessuna intenzione di sottoporsi ad una vera e propria farsa. Vediamo.  La farsa di Marino - Il Sindaco Marino avrebbe cheisto al capo dei "pizzardoni" di presidiare cinquen luoghi del centro storico, ossia  Pantheon, Colosseo, piazza di Spagna, Fontana di Trevi e piazza Navona, così da scoraggiare i venditori ambulanti che vendono di tutto. La parola chiave è "scoraggiare". Spiega Marino: "La polizia municipale non deve fare repressione ma prevenzione". Che tradotto significa che circa 300 vigili della Capitale avrebbero dovuto semplicemente essere presenti lì, con l'obbligo di non fare multe. Insomma, avrebbe dovuto (lui e i suoi vigili) fare da spaventapasseri. Una farsa,dicevamo. A cui Buttarelli ha deciso di sottrarsi.

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