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"Sono gay": ventunenne si suicidalanciandosi dall'undicesimo piano

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La tragedia a Roma, le motivazioni in un biglietto: il terzo caso in dodici mesi

Andrea Tempestini
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"Sono gay". Queste le parole che un ragazzo di 21 anni ha lasciato scritte prima di suicidarsi, gettandosi nel vuoto. Il giovane si è tolto la vita nella notte tra sabato e domenica in un comprensiorio sulla via Casilina, a Roma. Il ventunenne si è lanciato dall'undicesimo piano dell'edificio, l'ex pastificio Pantanella, occupato nei primi anni Novanta e successivamente riqualificata. Sul luogo sono intervenuti gli uomini del commissariato San Lorenzo, che però non ipotizzano che il ragazzo abbia subito vessazioni.  I precedenti - Se fossero confermate le motivazioni del suicidio, sarebbe il terzo caso nell'ultimo anno che vede come protagonista un omosessuale a Roma. A novembre scorso un 15enne si tolse la vita impiccandosi con una sciarpa. Quest'estate una tragedia in zona Torraccia: un quattordicenne si è suicidato poiché "sono omosessuale, nessuno mi capisce" gettandosi dal terrazzo di casa. A maggio uno studente di 16 anni si era gettato durante la ricreazione da una finestra del terzo piano dell'istituto tecnico che frequente: se l'era cavata con la frattura delle caviglie.

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