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Melazzini: “Aifa in primo piano contro il crimine farmaceutico”

Mario Melazzini, direttore generale AIFa

Sollecitata una maggiore collaborazione e scambio di informazioni tra i vari Stati per combattere il commercio illegale, la falsificazione e il riciclaggio di farmaci in tutta Europa

Maria Rita Montebelli
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'Strategies to fight pharmaceutical crime' è il titolo dell'evento organizzato in occasione del G7 Salute a Milano e che ha visto l'intervento del direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) Mario Melazzini (nella foto) alla presenza del ministro della salute Beatrice Lorenzin, del comandante generale dei Carabinieri Tullio Del Sette e del comandante dei Carabinieri nucleo tutela della salute generale Adelmo Lusi. Un'occasione di confronto sulle tematiche più attuali e di maggior rilievo delle frodi nel settore farmaceutico che ha visto l'intervento di numerose autorità tra cui esponenti della U.S. Fda office of criminal investigation, del Central office against environmental and public health crime francese, del Consiglio d'Europa, di Interpol, Europol, della Medicine and healthcare products regulatory agency, del Pharmaceutical security institute, di Zka Zollkriminalamt e della Medicines and medical devices agency of Serbia. “Il crimine farmaceutico – ha affermato Melazzini – mette a rischio la sicurezza dei pazienti, creando un problema di salute pubblica. Per questo l'Aifa, insieme al Ministero della salute e ai Carabinieri Nas, dedica particolare attenzione al contrasto al crimine farmaceutico, concentrandosi nello specifico sulla produzione e la distribuzione di farmaci illegali o falsificati, sui furti e il riciclaggio di medicinali, sulla promozione e la vendita di medicinali attraverso siti internet non autorizzati. L'impegno dell'Aifa è testimoniato da una serie di iniziative come il sistema di tracciabilità del farmaco o l'istituzione di una task force dedicata. Nel solo 2016 sono state sequestrate oltre 344 mila unità di medicinali – ha continuato Melazzini – e le segnalazioni di casi sospetti gestite dall'Aifa hanno riguardato ad esempio versioni falsificate di prodotti originali contenenti tossina botulinica commercializzati da soggetti senza autorizzazione, prodotti illegali per il trattamento delle disfunzioni maschili oppure farmaci presentati come integratori alimentari o altre tipologie di prodotto ma in realtà contenenti sostanze farmacologicamente attive. Nel settembre di quest'anno con l'Operazione PANGEA X sono state sequestrate oltre 90 mila unità di farmaci e dispositivi medici illegali o contraffatti”. Melazzini ha poi fatto riferimento a due importanti casi di cui l'Aifa si è occupata: il caso Hercepin, riguardante un traffico illegale di medicinali che dalla Germania ha trovato modo di espandersi in tutto Europa e il caso del sito internet 121doc.it, che si occupava della vendita illegale di medicinali nell'intero continente, poi prontamente bloccato. Elemento fondamentale per la neutralizzazione del crimine farmaceutico, come sottolineato da Melazzini, deve essere la collaborazione tra i diversi Stati europei, accompagnato da un adeguato scambio di informazioni che permettano di operare globalmente in difesa della salute pubblica. (FEDERICA BARTOLI)

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