Nella psroriasi moderata e gravebrodalumab funziona molto bene
Nuovi dati presentati all'EADV di Parigi dimostrano che il farmaco di LEO Pharma ha più probabilità di ottenere una pelle completamente libera da lesioni nelle persone con psoriasi da moderata a grave rispetto a ustekinumab
Buone notizie per i pazienti affetti da psoriasi a placche da moderata a grave vengono dal 27° Congresso della European Academy of Dermatology and Venereology (EADV) in corso a Parigi: il trattamento con brodalumab di LEOPharma è associato a una più rapida riduzione del punteggio PASI (Psoriasis Area Severity Index) assoluto e a una maggiore probabilità di ottenere una cute completamente libera da lesioni in tutte le aree del corpo, rispetto al trattamento con ustekinumab. I punteggi PASI assoluti valutano la gravità di arrossamento, ispessimento e desquamazione della cute nelle differenti aree del corpo, laddove un punteggio minore di 3 è indicativo di successo del trattamento. Un dato molto importante perchè secondo il Report PsoClear recentemente pubblicato la possibilità di ottenere una cute completamente libera da lesioni (complete skin clearance) può fare la differenza nella vita delle persone con la psoriasi. «Anche se una percentuale relativamente piccola della superficie corporea è affetta dalla psoriasi, può comunque rappresentare un notevole disagio - ha commentato il professor Marc Radtke, dell'Institute for Health Care Research in Dermatology and Nursing, Amburgo, Germania - Gli ultimi dati su brodalumab sono di grande interesse per medici e pazienti, perché mostrano il risultato che il trattamento può ottenere sia complessivamente sul corpo sia in specifiche aree. Tutto questo ci dice che con i trattamenti più recenti si raggiungono gradi elevati di cute libera da lesioni». I risultati della prima delle due analisi dei dati raggruppati dagli studi AMAGINE-2 e AMAGINE-3 hanno mostrato che una percentuale maggiore di pazienti trattati con brodalumab ha raggiunto un punteggio assoluto PASI 0, ovvero una cute completamente libera nel tempo da lesioni e senza alcun segno della malattia, rispetto ai pazienti trattati con ustekinumab (rispettivamente 75 contro 52 per cento, dopo 52 settimane). I risultati della seconda analisi indicano che il tempo occorrente al 50 per cento dei pazienti per raggiungere la cute completamente libera da lesioni in tutte le regioni del corpo – testa e collo, tronco, arti superiori e arti inferiori – è più breve con brodalumab che con ustekinumab. Nel corso delle 52 settimane di analisi, già alla seconda settimana sono state rilevate percentuali più elevate di cute completamente libera da lesioni nei pazienti trattati con brodalumab. Il raggiungimento di una cute completamente libera da lesioni è una importante pietra miliare per le persone che soffrono di psoriasi e ha una diretta correlazione con la loro qualità di vita, incluso il loro livello di felicità. Il recente Report PsoClear, condotto su 7.644 pazienti europei, ha mostrato, infatti, come coloro che convivono con la malattia potrebbero essere, in media, il 49 per cento più felici ottenendo una pelle sana, intendendo per pelle sana una cute completamente libera da lesioni e sintomi come prurito ed esquamazione. Circa uno su quattro (24 per cento) crede che ottenere una cute libera da lesioni permetterebbe loro di vivere la miglior vita possibile, dando il punteggio più alto su una scala di 10 punti al loro grado di felicità potenziale. Comunque, non tutti gli intervistati si sentivano così ottimisti. Circa due terzi (63 per cento) delle persone che vivono con la psoriasi pensa che il raggiungimento di una cute libera da lesioni sia impossibile o molto difficile da ottenere. «Con trattamenti come brodalumab, che possono offrire ai pazienti la possibilità di una cute libera da lesioni, siamo ora in grado di capire e di valorizzare maggiormente l'impatto che questo miglioramento può avere nella loro vita - ha sottolineato GitteAabo, presidente e CEO di LEOPharma - Per noi di LEO Pharma, aiutare le persone ad avere una pelle più sana è alla base di tutto il nostro lavoro e vogliamo che tutte le persone con la psoriasi abbiano la possibilità di sperimentare la differenza rivoluzionaria data dalla guarigione completa». (EUGENIA SERMONTI)