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Colesterolo (e non solo): servono lo screening, la dieta e integratori

Arriva in farmacia ArmolipidMytest Colesterolo, un self-test monouso per indirizzare precocemente la persona verso il medico. Si rafforza l'impegno di Mylan nell'integrazione alimentare e nella promozione di corretti stili di vita

Maria Rita Montebelli
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Le patologie cardiovascolari, responsabili del 44 per cento di tutti i decessi, continuano a rappresentare la principale causa di morte in Italia e incidono sulla qualità della vita, con notevoli costi economici per la società. I dati di una recente indagine di IQVIA - condotta su campione di 720 persone rappresentativo della popolazione italiana over 65 (2017) e da un'indagine condotta su un campione di 2.728 acquirenti di integratori per il colesterolo in farmacia del 2018 - confermano che l'ipercolesterolemia si attesta nella top 3 – dopo ipertensione e artrite/reumatismi - delle patologie più note tra gli italiani over 65 e il 40 per cento riferisce di averne esperienza in famiglia. A ribadire l'importanza cruciale di un buon controllo del colesterolo, in ottica di prevenzione cardiovascolare, sono anche gli esperti dell'American Heart Association riunitisi a Chicago in occasione del recente congresso annuale: il colesterolo alto a qualsiasi età aumenta il rischio cardiovascolare in modo significativo. Ecco perché è così importante che le persone seguano uno stile di vita sano per il cuore e mantengano livelli di colesterolo adeguati. Un ruolo chiave è riconosciuto anche allo screening e al monitoraggio costante dei parametri del colesterolo. Secondo le più recenti linee guida internazionali ESC/EAS 2016, il primo passo per la gestione delle dislipidemie - tra i principali fattori di rischio cardiovascolare – è rappresentato dalla prevenzione primaria attraverso un approccio non farmacologico che, agendo sui fattori modificabili, può consentire di prevenire fino all'80 per cento delle malattie cardiovascolari. “Le cause delle patologie cardiovascolari sono numerose, per lo più modificabili e legate a stili di vita come il fumo, la mancanza di attività fisica e le abitudini alimentari scorrette, ma anche la pressione sanguigna, il diabete di tipo 2 e la dislipidemia. Oggi le strategie di prevenzione primaria hanno un ruolo chiave nella gestione del rischio cardiovascolare - spiega Alberico Catapano, ordinario di farmacologia presso il Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari dell'Università di Milano - per questo motivo agire d'anticipo è fondamentale”. “Livelli alti di colesterolo, in genere, non causano alcun sintomo e spesso la persona non sa di avere i parametri fuori dagli standard ottimali ed essere più esposta al rischio cardiovascolare -interviene Matteo Pirro, direttore S.C. Medicina Interna dell'Università degli Studi di Perugia - In questo scenario, poter disporre di strumenti di misurazione di facile utilizzo può fare la differenza, consentendo di monitorare in modo costante i propri valori e favorendo, laddove necessario, l'adozione di interventi correttivi, che possono includere, accanto a stili di vita e dieta, anche l'impiego di un integratore alimentare, su consiglio e sotto il controllo del proprio medico”. Un approccio che intercetta le tendenze in atto, rilevate da IQVIA, che vedono il cittadino - in particolare nel segmento over 65 - sempre più attento alla salute (70 per cento) e propenso alla prevenzione attraverso screening e controlli (65 per cento). A fronte di questa predisposizione, meno di 1 over 65 su 4 dichiara però di essere in grado di risolvere i propri problemi di salute e ben l'80 per cento è interessato ad aumentare questa capacità. Gli integratori rappresentano già una soluzione a cui circa 3 milioni di italiani ricorrono come aiuto per il controllo del colesterolo, con una prevalenza nella scelta d'acquisto guidata dalle donne (2 su 3) e un'età media superiore ai 60 anni. Se un terzo dei consumatori che arriva in farmacia ha già consultato il medico e ha le idee chiare, per i restanti due terzi il ruolo del farmacista e della farmacia si confermano cruciali. La farmacia è quindi un luogo di empowerment e servizio, sia per la popolazione senior (sono quasi 6 su 10 gli over 65 che chiedono informazioni sulle terapie al proprio farmacista), sia per i segmenti più giovani (40-50 anni), che spesso non hanno ancora consultato un medico e possono quindi iniziare in farmacia un percorso di conoscenza e prevenzione. “Le farmacie svolgono oggi un ruolo chiave quale presidio per la salute e il benessere sul territorio, orientando i cittadini nei percorsi di prevenzione e ponendosi come punto di ascolto e consiglio sui temi della salute, dell'alimentazione e dell'integrazione”, spiega Achille Gallina Toschi, presidente di Federfarma Emilia Romagna. “Fermo restando il ruolo fondamentale sia del medico nella valutazione del rischio cardiovascolare sia del farmacista nel percorso di prevenzione, da oggi è disponibile uno strumento in più per indirizzare precocemente la persona verso lo specialista: ArmolipidMytest Colesterolo, un self-test monouso di Mylan che permette la determinazione del colesterolo totale nel sangue, che è tra i principali fattori di rischio cardiovascolare - spiega Matteo Surace, head of medical affairs Mylan - Questo si affianca oggi a Armolipid Plus, un integratore alimentare contenente berberina, la quale favorisce il controllo del colesterolo e dei trigliceridi plasmatici a integrazione di una dieta equilibrata come dimostrato dalle numerose pubblicazioni scientifiche ad oggi disponibili". (FABRIZIA MASELLI)

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