Fatebenefratelli isola Tiberina: il progetto-bellezza in oncologia
L'iniziativa, nell'ambito del progetto ‘Care of Me' promosso dalla Fondazione ‘Le Cinque Vie di Giorgio', prevede check-up cutanei, trucco, yoga, filosofia: un percorso benessere per la cura integrata del paziente oncologico
Check-up cutanei, manicure oncologica, make-up correttivo e corsi di autotrucco, yoga, meditazione, filosofia, scrittura creativa, musicoterapia e colorazione di mandala. Parte all'Ospedale Fatebenefratelli-Isola Tiberina, da una collaborazione con la Fondazione ‘La Cinque vie di Giorgio', il progetto ‘Care of Me' - mi prendo cura di me - rivolto ai pazienti con tumore, che vede coinvolto il reparto di Oncologia con il servizio di Medicina Estetica ed altri specialisti e professionisti, al fine di integrare il processo di cura con un percorso mirato al benessere e all'equilibrio corpo-mente della persona. Check-up cutanei con gli specialisti della Medicina Estetica prima, durante e dopo i trattamenti, per verificare lo stato di salute della pelle e prescrivere un'appropriata cosmesi; lezioni di trucco con professioniste esperte, per imparare a valorizzare e correggere eventuali problematiche del viso (colorito della pelle, occhiaie, assenza di sopracciglia); manicure oncologica per prevenire e alleviare i fastidi provocati dalle terapie. Ma anche iniziative volte al benessere e all'equilibrio interiore e all'elaborazione della malattia e delle sue conseguenze sui rapporti interpersonali: incontri di condivisione su bellezza, intimità e relazioni; laboratori di scrittura creativa per aiutare ogni partecipante a raccontare la propria storia, rielaborare le esperienze vissute e immaginare nuovi scenari possibili; sessioni di yoga e tecniche di rilassamento; musicoterapia durante i trattamenti chemioterapici per aiutare la mente a distrarsi e mandala da colorare durante l'attesa delle terapie. L'iniziativa, da poco avviata con la prima sessione di check-up della pelle, prevista ogni primo e terzo martedì del mese, prosegue il giovedì (a partire dal 4 aprile) con il make-up, la manicure, gli incontri di condivisione, lo yoga e le tecniche di rilassamento. “Si tratta di un percorso tutt'altro che “superfluo - spiega Domenico Corsi, direttore del reparto di Oncologia al Fatebenefratelli-Isola Tiberina - soprattutto per molte donne malate di tumore, sempre più giovani, che vivono un trauma legato non solo alla malattia ma anche a tutte le implicazioni riguardanti la loro femminilità, la maternità, la vita relazionale. Tutte queste attività si inseriscono a pieno titolo nel percorso di cura, nel più ampio contesto della terapia integrata e della presa in carico globale dell'individuo che da sempre rappresentano la mission dell'Oncologia e lo stile di Ospitalità del Fatebenefratelli”. “La cura estetica – spiega Emanuele Bartoletti, direttore del servizio ambulatoriale di Medicina Estetica dell'Ospedale - può senz'altro aiutare i pazienti oncologici a sentirsi meglio, ad evitare e ritardare possibili complicanze cutanee legate alle terapie, attraverso uno studio della pelle (check-up cutaneo) e una prescrizione cosmetica adeguata, in grado di arginare alcuni effetti collaterali quali prurito, pelle secca, lesioni e portare la persona assistita a concludere in modo positivo la terapia”. “L'attenzione e la cura di sé sono fondamentali sempre nella vita, ma ancor di più in un momento di difficoltà e di cambiamento come quello della malattia. Un momento in cui più che mai abbiamo bisogno di pensare a noi, di raccogliere le forze per concentrarci su ciò che ci aiuta a stare meglio – spiega Elena Paccagnella coordinatrice del progetto promosso e sostenuto dalla Fondazione ‘Le Cinque Vie di Giorgio', in linea con la finalità propria anche dell'Ospedale di portare avanti percorsi di cura mirati al benessere integrale della persona”. Con questa ottica condivisa, dunque il Fatebenefratelli all'Isola Tiberina amplia i suoi percorsi di diagnosi e cura in ambito oncologico, per far fronte e accogliere i bisogni del paziente non solo da un punto di vista fisico, ma anche umano ed emozionale. (FABRIZIA MASELLI)