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Tumore, "cancro acceso e spento", organi a rischio: bastano poche gocce di sangue, chi può salvarsi la vita

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Caterina Spinelli
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È un semplice prelievo, una nuova analisi del sangue che promette di diagnosticare la presenza o meno di ben 20 tipi di cancro, con una accuratezza straordinaria del 99,6% dei casi, in pratica infallibile, e che addirittura rivela, se positiva, da quale organo origina il tumore maligno. Il metodo, ancora sperimentale, è stato ideato ad Harvard, al Dana Faber Institute of Boston, e testato su 3.600 pazienti, alcuni malati di cancro e altri no, e la percentuale di esattezza e precisione del test ha stupito la moltitudine di oncologi internazionali riuniti alla Conferenza della Società Europea di Oncologia (Esmo) tenutasi la settimana scorsa a Barcellona, dove sono stati presentati i dati di questa ennesima e importantissima ricerca. La particolarità di questa nuova analisi, messa a punto dalla "Grail Inc", azienda di biotecnologie che usa metodi innovativi nell' osservazione delle sequenze geniche, è quella di essere diversa dalle cosiddette "biopsie liquide" che cercavano le mutazioni geniche all' interno del Dna delle cellule tumorali, perché in questo caso vengono identificati i metili, microsostanze chimiche coinvolte, attraverso un processo chimico chiamato metilazione, nella attivazione o disattivazione dei geni legati allo sviluppo dei tumori. In pratica questo test della Grail individua gli andamenti anormali nei processi di metilazione, che in molti casi risultano essere più indicativi della presenza del tumore, e addirittura segnalano la sua insorgenza quando non è ancora rivelabile o visibile da tutti i mezzi diagnostici, radiologici e strumentali, oggi a disposizione. PREVENZIONE La elevata specificità del Test, analizzando il Dna tumorale, ha permesso infatti di diagnosticare 1.530 pazienti con cancro, la cui presenza invece è stata esclusa sui restanti 2.053, controllando cioè quali geni tumorali erano "accesi" e quali "spenti", aprendo di fatto la strada ad un nuovo controllo che offrirà un formidabile metodo di screening per rilevare o meno la presenza di un tumore. La nuova analisi in pratica riconosce, in poche gocce di sangue, i derivati delle cellule tumorali che vengono riversati nel flusso sanguigno, ovvero le alterazioni del Dna correlate al cancro, concentrandosi sulle anomalie di metilazione tipiche delle cellule tumorali e sempre presenti fin dal primo insorgere della malattia. I tipi di carcinomi riconosciuti con questo metodo sono stati: il cancro del seno negativo ai recettori ormonali, il cancro del colon-retto, quello dell' esofago, della cistifellea, dello stomaco, del polmone, del pancreas, del rene e delle ovaie, i carcinomi della testa e del collo, ed anche alcune neoplasie del sangue, come le leucemie e il mieloma multiplo, e la sensibilità del test ha specificato anche il rischio di alta mortalità per alcune di queste neoplasie, con una precisione del 76%. BIOPSIA LIQUIDA La biopsia liquida consiste nel prelievo da una vena del braccio di poche gocce di sangue, e si distingue dalla biopsia classica, quella tessutale, con la quale è necessario prelevare frammenti di tessuto con ago aspirato o tramite intervento chirurgico, e nella ricerca succitata i due tipi di biopsie sono stati affiancati e confrontati per avere una doppia conferma, con risultati incontrovertibili. La ricerca nel mondo vive un' epoca eccitante grazie anche alla applicazione dell' Intelligenza Artificiale, ed anche se ci sono ancora molte cose da comprendere, la prossima sfida sarà quella di portare al letto del malato questo innovativo test, per scovare per tempo le molteplici forme di cancro in poche gocce di sangue, quelle che serviranno a salvare milioni di vite umane. di Melania Rizzoli

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