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Sanremo 2020, Fiorello criticato anche da Piero Pelù: "Per colpa di quel caz***e ho aspettato 40 minuti"

Giulio Bucchi
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"Ho aspettato 40 minuti per colpa di quel cazz***e". Fiorello nel mirino anche di Piero Pelù. Lo sfogo del rocker toscano è arrivato a notte fonda, giù dal palco del Festival di Sanremo la seconda serata, poco dopo la famigerata battuta di Tiziano Ferro ("Ama è l'una, vogliamo fà qualcosa domani? Hashtag Fiorello statte zitto") che ha sollevato un polverone all'Ariston.  Leggi anche: "Fiorello? Nell'ambiente lo sanno tutti". Selvaggia Lucarelli, una bomba su Mister Sanremo Fiorello, il conduttore-ombra del Festival, l'ha presa malissimo, minacciando di lasciare la kermesse e obbligando Amadeus a una precipitosa quanto clamorosa "condanna pubblica" a Tiziano Ferro, colpevole sostanzialmente di aver riassunto, con il sorriso, il clima dietro le quinte: a Sanremo si va troppo lunghi, gli artisti sono costretti a esibirsi in orari assurdi, ben oltre la mezzanotte, e tutto per lasciare spazio al mattatore Fiorello e agli altri siparietti extra-musicali. Fiorello, dal canto suo, l'ha buttata sul personale accusando Tiziano Ferro di avergli scatenato contro l'odio degli haters sulla rete.  E Pelù? Ospite dell'Altro Festival su Raiplay, condotto da Nicola Savino (che a sua volta si era lamentato con Amadeus per la lunghissima attesa), lo storico leader dei Litfiba ha spiegato come ha passato il tempo prima di salire sul palco: "Mi sono fatto due rum e pera, ho fatto stretching e poi ero pronto per entrare". Perlomeno, potrà ringraziare Fiore per una cosa: gli ha portato bene, perché è stato apprezzato sia dalla giuria demoscopica che dai maestri dell'orchestra.

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