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Cancro, sì alla terapia genetica che crea le cellule farmaco: un passo in avanti decisivo?

Andrea Tempestini
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Un passo in avanti che potrebbe rivelarsi epocale nella lotta contro il cancro. La Food and Drug Administration Usa ha infatti autorizzato una nuova classe di terapia genetica per trasformare le cellule del sistema immunitario (linfociti) del paziente, in "killer" del cancro. La terapia, chiamata "Yescarta" e prodotta dalla Kite Pharma, è stata autorizzata per gli adulti affetti da "linfoma non-Hodgkin", ossia neoplasie maligne del tessuto linfatico, che sono stati già sottoposti ad almeno due trattamenti chemioterapici senza però ottenere miglioramenti. Secondo quanto spiegano i ricercatori, il nuovo trattamento genetico trasforma le cellule del paziente in "un farmaco vivente" che attacca le cellule cancerogene. Si tratta dell'ultima frontiera raggiunta dalla ricerca nel settore dell'immunoterapia che usa farmaci o modifiche genetiche per "inserire il turbo nel sistema immunitario". Secondo quanto scrive il New York Times, soltanto negli Stati Uniti almeno 3.500 pazienti potrebbero esser trattati con la nuova terapia genica che ha un costo di 373.000 dollari. La terapia, però, è piuttosto complessa: va studiata e calibrata per ogni singolo paziente, poiché ognuno ha un sistema immunitario diverso. Inizialmente, la cura era stata elaborata dal National Cancer Institute, che ha poi stretto accordo con la Kite Pharma nel 2012, il colosso della farmaceutica che ha fornito i fondi per trasformare la teoria in realtà ed ottenerne poi i diritti di sfruttamento.

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