Olio e burro, il ribaltone: salute, quello che non sapevate sulla digestione
Spesso le nostre abitudini alimentari sono influenzate da luoghi comuni e false credenze che si tramandano di bocca in bocca. Può capitare che alcuni di questi consigli della nonna corrispondano a verità scientifiche, ma nella maggior parte dei casi non è così. Alloraci pensano gli studiosi a chiarire quali siano i più clamorosi "fake cliché", cioè i falsi miti che riguardano la nostra alimentazione. Che la pasta faccia ingrassare di più se mangiata la sera è vero solo in parte. È un pasto molto sostanzioso che andrebbe evitato, ma purché non sia troppo condita, si digerisce anche la sera e meglio della carne. Il burro non è più grasso dell'olio dato che contiene il 17 per cento di acqua e quindi 100 grammi di burro forniscono circa 760 calorie, mentre l' olio di qualsiasi tipo circa 900. È confermato che l'olio sia più salutare, ma non più magro del burro. Non è vero che le uova sono difficili da digerire e fanno male al fegato, anzi, se non mangiate più di quattro volte a settimana hanno benefici per chi ha problemi epatici. Aumentare la frequenza dei pasti sia in quantità che qualità evita l'accumulo di tessuto adiposo e favorisce la digestione. Inoltre, uno degli spauracchi più diffusi interessa i cibi surgelati. A differenza di quanto si dice solitamente, la surgelazione è il migliore metodo di conservazione in assoluto se eseguita tempestivamente e se non si interrompe mai la catena del freddo. I cibi ne escono intatti e alcune vitamine e alcuni minerali sono addirittura maggiormente biodisponibili.