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Cancro ai polmoni, la cura miracolosa: grazie alle foglie di tè ucciso l'80% delle cellule malate

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Davide Locano
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Una speranza nella lotta contro il cancro ai polmoni. Infatti, da un estratto delle foglie di tè si possono ottenere minuscole nanoparticelle in grado di uccidere le cellule di questo tipo di tumore. Una sensazionale scoperta a cui un team di ricerca composto da studiosi dell'Università di Swansee (Gran Bretagna), del KS Rangasamy College of Technology e dell'Università Bharathiar (India) è arrivato sostanzialmente per caso. I ricercatori, infatti, indagavano su un metodo per produrre dei cosiddetti punti quantici, nanoparticelle con spessore inferiore ai 10 nanometri, migliaia di volte più piccole rispetto a un capello umano. Ma i punti quantici tradizionali hanno un grosso limite: come specificato vengono prodotti chimicamente, e il processo è costoso, ma soprattutto hanno un'elevata probabilità di essere tossici. Leggi anche: Il tumore alla prostata e il tabù del sesso Così i ricercatori speravano di ottenere dei punti "innocui", partendo dalle foglie del tè, appunto, dopo averle trattate con due composti diversi, il solfato di cadmio e il solfuro di sodio. E da un estratto della pianta sono riusciti a raggiungere il loro obiettivo, ma come detto hanno scoperto ben di più rispetto a quanto sperassero. Utilizzando i suddetti punti quantici su cellule di cancro al polmone, infatti, hanno realizzato che le nanoparticelle erano in grado di penetrare nei pori microscopici delle cellule malate e ucciderle con un effetto citotossico. Oltre l'80% della massa tumorale veniva distrutta: un risultato straordinario per il quale, ora, si cercano conferme in nuove ricerche. Per i ricercatori saranno necessari almeno un paio d'anni per i primi test clinici e una decina per la commercializzazione di potenziali farmaci basati su queste nanoparticelle.

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