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Tumore alla prostata, il 31 per cento degli uomini over 50 non fa controlli

Cristina Agostini
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Nonostante le campagne di prevenzione il tumore alla prostata non fa paura agli uomini: nemmeno al 31 per cento di maschi over 50, i più a rischio per lo sviluppo della malattia, anche nelle forme più gravi, che lo ritengono poco pericoloso così da abbassare la guardia sull'informazione, insufficiente o molto scarsa per circa il 54 per cento degli uomini e, peggio, sulla prevenzione. Leggi anche: Ha un tumore, a salvare la vita ci pensa la gatta Il 37 per cento, infatti, non ha mai effettuato una visita specialistica dall'urologo e il 25 per cento non ha mai eseguito un esame del PSA, con un totale di 20 per cento di maschi over 50 che non si è mai sottoposto ad accertamenti mirati. Sono i dati, allarmanti, emersi da una indagine condotta da Doxa Pharma per conto di Janssen fra 350 uomini di età superiore ai 50 anni, equamente distribuiti sul territorio. Fra questi, 1 maschio su 2 - poco più del 44 per cento, per lo più fra 50 e 70 anni e residente al Nord - è al corrente dell'esistenza del tumore tanto da citarlo spontaneamente fra quelli a più larga diffusione nei maschi, influenzati per lo più dal sentito dire dei media o da un'esperienza indiretta con la malattia di amici e parenti. Ma il 58 per cento non ne ha mai parlato con il medico di medicina generale o lo specialista. Deriva da qui una percezione errata - o una conoscenza personale insufficiente - di questo tumore che vede quasi 35mila nuovi casi l'anno solo in Italia (2017), con forte probabilità per 1 uomo su 8 di incappare nella malattia nell'arco della vita, ma di sopravvivere ad essa nel 91 per cento dei casi a cinque anni dalla diagnosi.

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