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Meteo, temperature primaverili a febbraio: dietro c'è il "vortice polare"

Matteo Legnani
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A Roma 20 gradi come al Cairo, a Milano 17 come a Casablanca. Ma anche 156 gradi a Parigi, 15 a Londra, dove martedì è stato registrato il giorno più caldo di febbraio nella storia della Gran Bretagna: 21,2 gradi. Temperature che sembrano destinate a durare ancora per qualche giorno prima di abbassarsi a inizio marzo, anche se il gelo invernale non tornerà più. Ma a cosa sono dovute? Alle oscillazioni del vortice polare, che determinano dei "lobi" alternati di aria calda e aria fredda. Calda laddove l'aria risale dai tropici, come sta accadendo in questi giorni dall'Africa verso l'Europa occidentale; fredda laddove l'aria in "risalita" raggiunge le regioni polari e da lì, raffreddatasi, ridiscende a latitudini più basse come sta facendo ora in Europa dell'Est e Russia, dove a Mosca la massima è di 4 gradi sotto zero. E' questa ridiscesa di aria fredda ad aver lambito, nei giorni scorsi, anche le nostre regioni meridionali, con crollo delle temperature e venti fortissimi. L'oscillazione del vortice polare è dovuto al forte surriscaldamento della stratosfera, che dopo alcune settimane si ripercuote sulla parte inferiore della atmosfera, la cosiddetta troposfera, alterando il vortice polare e provocando i fenomeni cui stiamo assistendo in questi giorni.

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